Giovedì 27 ottobre alle 18 nell’Aula 3 in via Tomadini

Rapporto tra paziente e medico: le prospettive di una nuova umanizzazione

Si conclude il primo ciclo di incontri organizzati dall’Università di Udine in collaborazione con il Comune

Il delicato e complesso tema del rapporto fra medico e malato sarà al centro della conferenza "Umanizzazione. La ricerca dell'eccellenza nel rapporto medico-paziente" che si terrà giovedì 27 ottobre alle 18 nell’Aula 3 in Via Tomadini 30/a, nel polo economico dell’Università di Udine. Si tratta del terzo e ultimo appuntamento del primo ciclo di "Incontri fuori dal comune", organizzato dall’Ufficio Divulgazione scientifica dell’Università di Udine in collaborazione con il Comune di Udine. All’incontro sarà presente l’assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca. È raccomandata la prenotazione scrivendo alla mail divulgazione@uniud.it.

La conferenza vuole mettere in luce gli sforzi che si stanno facendo nelle Università e negli Ospedali della regione per formare medici capaci, competenti, sensibili e umani. Il progresso della medicina ha infatti tecnicizzato l'operato del medico, riducendo inevitabilmente quegli spazi, sia mentali che operativi, che un tempo poteva dedicare al rapporto col malato. La formazione stessa degli attuali medici, con la necessità di una sempre maggiore quantità di nozioni biologiche e tecniche e di un continuo aggiornamento, diminuisce la possibilità che il medico, come persona, si dedichi all’essere umano paziente.

«Si tratta di un tema molto sentito che ha suscitato grande interesse, soprattutto fra gli studenti – sottolinea Alessandra Missana dell’Ufficio divulgazione scientifica dell’Ateneo -, e ha ricevuto il plauso del presidente nazionale di Save the Children Claudio Tesauro. Oggi il paziente si trova sempre più spesso ad essere curato in un luogo impersonale, asettico, a volte privo di calore umano. Anche il medico vive condizioni di stress, causate soprattutto dall'estrema burocratizzazione e dall'organizzazione decisamente impersonale delle strutture sanitarie in cui opera. È necessaria quindi una nuova "umanizzazione" della medicina, a partire dalla formazione del medico, che non tocchi solo gli aspetti relazionali, ma anche la comprensione della sofferenza e del dolore».

Dopo il saluti dell’Amministrazione Comunale, dell’assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca e del delegato del rettore alla Cultura Francesco Nazzi, a confrontarsi sul tema saranno Massimo Robiony, professore di Chirurgia maxillo facciale all’Università di Udine e direttore della Clinica di Chirurgia maxillo facciale dell'Azienda ospedaliero universitaria, Franco Fabbro, docente di Neuropsichiatria infantile presso il Dipartimento di Scienze mediche e biologiche dell'Università di Udine, Guido Cappelletto, medico chirurgo, specialista in anestesia e rianimazione e direttore della Struttura di terapia antalgica & anestesia day surgery dell'Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine, e Paolo Barelli, esperto di comunicazione strategica nel settore sanitario e formatore di professionisti e aziende. Una parte dell’incontro sarà dedicata al dibattito con i presenti per raccogliere stimoli e testimonianze. Ai partecipanti verrà rilasciato l’attestato di partecipazione.

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