I risultati del monitoraggio 2007 del Gruppo di lavoro della facoltà di Lingue

Siti web regionali e locali: in Friuli Venezia Giulia scarsa l'interattività

Pira: «Ci sono delle punte di eccellenza, ma ancora
il cittadino non è al centro degli interessi di tutti gli enti»

I promossi e i bocciati del web: l'indagine comprende
tutte le Province e i Comuni capoluogo

        È ancora scarsa l’interattività nella nostra Regione tra i portali degli enti pubblici più importanti e i cittadini. Lo evidenzia il Monitoraggio 2007 dell’Università di Udine, svolto dal Gruppo di lavoro del corso di laurea in Relazioni pubbliche della facoltà di Lingue – sede di Gorizia, coordinato dal professore Francesco Pira, nell’ambito dei corsi di Comunicazione pubblica e Relazioni pubbliche. «Anche quest’anno – sottolinea Pira – rileviamo come ci sono delle punte di eccellenza, ma ancora il cittadino non è al centro degli interessi di tutti gli enti. Alcuni portali non crescono. Rileviamo a distanza di tempo gli stessi difetti».Il Monitoraggio, che si ripete ormai da diversi anni, è frutto di mesi di navigazione nel web da parte del gruppo di lavoro dell’Università di Udine.Quest’anno, per la prima volta, il gruppo di lavoro coordinato da Pira ha esaminato tutte le Province e i Comuni capoluogo della Regione. È rimasto anche il confronto tra il Portale della Regione Veneto e quello della Regione Friuli Venezia Giulia. 

        «E' sicuramente positivo – afferma Pira – che il più importante ente, la Regione Friuli Venezia Giulia, abbia scelto di ristrutturare il portale e di lanciare una campagna di comunicazione per incrementare l’accesso dei cittadini ai servizi regionali, utilizzando anche testimonial di alto livello. Rimangono però delle perplessità che emergono dalle ore di navigazione fatte negli ultimi mesi. Quello che convince meno – evidenzia Pira – è la logica di navigazione pensata per il portale regionale, sopratutto in riferimento alle aree tematiche. Una volta entrati nella sezione spariscono le aree tematiche e per recuperarle occorre tornare obbligatoriamente all'home page. In questo modo la ricerca dei contenuti, tanti e di qualità, risulta per il cittadino molto complicata». 

        In quasi 20 pagine il Monitoraggio analizza la situazione attuale dei principali siti web pubblici. «Abbiamo notato che i portali della Province non hanno fatto grandi passi avanti. Per la prima volta abbiamo monitorato il sito della Provincia di Pordenone, che risulta essere il peggiore tra quelli presi in esami dopo Udine, Gorizia e Trieste. Il portale www.provincia.pordenone.it ha una grafica inadeguata, non è accessibile, secondo i criteri della Legge Stanca, e quindi mancano tutte le utilities. I contenuti sono molto scarni e l’unica interattività è legata alla possibilità di contattare gli uffici e i responsabili politici. Piccoli miglioramenti ed aggiustamenti sono stati fatti dalle Province di Udine e di Gorizia. Permangono i difetti nel portale della Provincia di Trieste». 

        Per quanto concerne i Comuni anche qui permangono alcune carenze nel portale del Comune di Trieste, così come in quello di Gorizia. Il Comune di Udine ha continuato il lavoro di implentazione, mentre appare di buon livello il portale del Comune di Pordenone. «La nuova concezione dei portali, in particolare dei Comuni – conclude Pira – è quella di veri e propri sportelli on line. È importante che sul piano dei contenuti e dell’usabilità si lavori per far diventare lo strumento web, un vero facilitatore del rapporto tra pubblica amministrazione e cittadino. In questo senso migliorare i linguaggi e organizzare meglio servizi e contenuti diventa un dovere per tutti gli amministratori e i dirigenti che si occupano dei portali». 

        «Abbiamo mantenuto l'impegno di presentare entro la prima decade di settembre – precisa Pira – i dati relativi al Monitoraggio 2007 dei portali regionali e locali. Entro la fine del mese renderemo noti i dati del Monitoraggio dei portali dei maggiori partiti politici e delle maggiori associazioni di volontariato e no profit italiani».

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