La presentazione giovedì 15 febbraio alle 18 a Udine

Toppo Wassermann: un libro ricostruisce tre secoli di storia del palazzo

Edito da Forum e curato da Martina Visentin dell’università di Udine

Civici musei di storia e arte di Udine (foto Pignat)
Giovedì 15 febbraio alle 18 nell’aula 4 della Scuola Superiore, in via Gemona 92 a Udine, si svolgerà la presentazione di "Tre nomi per un palazzo. Polcenigo Garzolini Toppo Wassermann", il primo volume che ripercorre la storia dello storico palazzo, tesoro artistico e architettonico, “restituito” in questi ultimi anni, dopo un lungo lavoro di restauro, alla città e all’interno Friuli. Gli studiosi Laura Casella ed Ettore Spalletti presentano il volume che ricostruisce i tre secoli di storia del palazzo, da abitazione di due nobili famiglie friulane a sede del prestigioso collegio. Il volume, edito da Forum e curato da Marina Visentin dell’università di Udine, in 235 pagine, spiega come il palazzo, che a partire dai primi anni del Novecento porta il nome dell’Istituto di Toppo Wassermann, prima di essere luogo di istruzione per intere generazioni, fosse la residenza di due importanti famiglie: i Polcenigo e i Garzolini. Con la trasformazione in istituto scolastico, al palazzo vengono addossati gli eleganti ampliamenti progettati da Provino Valle.

Impreziosito dalle immagini inedite del fotografo Luca Laureati, che svelano gli angoli più belli del palazzo dopo il restauro, e dalle foto storiche dell’archivio Pignat, il libro raccoglie i testi di sette studiosi che indagano la storia e l’arte del palazzo da diversi punti di vista: Stefano Allegrezza, Donata Battilotti, Alessandra Biasi, Liliana Cargnelutti, Orietta Lanzarini, Claudio Lorenzini e la stessa Martina Visentin che ha curato l’interno volume. “Grazie a tutti coloro che hanno collaborato alla ricerca delle fonti, alla redazione dei contributi, al lavoro editoriale, alla realizzazione e alla scelta delle immagini evidenzia il direttore Andrea Tabarroni – abbiamo a disposizione non solo la ricostruzione di una vicenda architettonica che ha lasciato una traccia importante negli ultimi tre secoli della vita di Udine, ma anche un prezioso tassello per la storia dell’educazione in Friuli e nel nostro Paese, cui la Scuola Superiore dell’Università di Udine ambisce di contribuire in futuro in modo altrettanto significativo”.

Il palazzo dei Polcenigo è il simbolo di una nobiltà celebrata in particolare nella decorazione dello scalone di accesso al primo piano, dove sono raffigurati gli stemmi di famiglia e dei gruppi imparentati. Alla fine del Settecento il Palazzo viene acquistato dai Garzolini che lasciano Tolmezzo e si trasferiscono a Udine a seguito del terremoto del 1788. Inizia così una nuova stagione di eleganti decorazioni ad affresco, opera in particolare dell'udinese Domenico Paghini. Malgrado la nuova destinazione novecentesca a istituto scolastico, il palazzo Polcenigo Garzolini viene sostanzialmente conservato integro e così i suoi affreschi. Il recupero dell’intero complesso da parte dell’università è stata l’occasione di un attento intervento di restauro soprattutto degli affreschi.

“I lavori di recupero e restauro – sottolinea De Toni”, sostenuti da fondi ministeriali e regionali, sono stati completati nel 2013 e, dopo il trasferimento della Scuola precedentemente ospitata dall’Istituto Renati, la nuova sede è stata inaugurata il 3 dicembre 2015, in occasione del decennale dall’inizio delle attività della Scuola Superiore. Questo volume che unisce alla perfetta cura editoriale e iconografica il pregio scientifico di un’indagine storica tutta condotta sulle fonti d’archivio, - conclude il rettore – è il prezioso documento di una vicenda che testimonia l’amore del Friuli per l’istruzione e per la scienza, un amore che l’Università di Udine è ora impegnata a portare nel mondo”.

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