Giovedì 31 marzo nella sede di Cormòns

Il segreto di un buon bicchiere? Conservare la stabilità

Un incontro all’Ateneo di Udine con esperti del Triveneto

Il segreto di un buon bicchiere? Conservare la stabilità. E non solo quella del bevitore. Dietro i migliori vini, infatti, si nasconde un delicato lavoro di stabilizzazione delle proteine, per tutelare la qualità del nettare di Bacco che uscirà dalle cantine. Un tema tecnico di stretta attualità in una regione come la nostra, conosciuta in Italia e nel mondo per la qualità sopraffina dei suoi vini. A discuterne sarà un consesso di esperti del Triveneto, giovedì 31 marzo alle 17 nella sede di Cormòns dell’Ateneo friulano, al terzo appuntamento de “I giovedì del centro” del 2005, il ciclo di seminari organizzati dal corso di laurea in Viticoltura e Enologia dell'Università di Udine, per i temi di di maggiore interesse, affrontati in chiave tecnico-scientifica. Gli incontri, organizzati in collaborazione con l'Associazione Enologi enotecnici italiani - Sezione Friuli Venezia Giulia nascono con l'obiettivo di rafforzare il legame fra mondo produttivo e mondo della ricerca.

Durante il convegno, organizzato al Centro per la viticoltura e l’enologia dell’Ateneo di Udine in via San Giovanni 79 a Cormòns (tel. 0481.639295), sarà affrontata la “Gestione delle proteine instabili dei vini”, con relatori dell’Ateneo di Udine e dell’Università di Padova. Come spiega il professor Emilio Celotti, del corso di laurea in Viticoltura ed Enologia dell’Ateneo friulano, «le proteine sono delle molecole complesse e in funzione delle loro caratteristiche possono alterare la stabilità chimico-fisica dei vini. La stabilizzazione proteica pertanto è un’operazione comune ma molto delicata, se si vogliono preservare le caratteristiche qualitative dei vini. Nel convegno saranno trattate le problematiche legate alla valutazione della stabilità proteica dei vini ed in particolare si valuteranno le possibilità analitiche per definire in modo preciso il livello di instabilità. Nell’ambito delle possibilità tecnologiche si analizzeranno gli interventi di stabilizzazione proteica più opportuni al fine di preservare le caratteristiche organolettiche del vino». All’incontro, svolto in collaborazione con la ditta Ever, il professor Andrea Curioni dell’Università di Padova parlerà delle “Caratteristiche delle proteine dell’uva e del vino”, mentre lo stesso professor Emilio Celotti, per l’Ateneo friulano, tratterà il tema della Valutazione e gestione dell’instabilità proteica dei vini. L’enologo Gianni Branca, responsabile tecnico della Ever illustrerà un nuovo metodo rapido per la valutazione della stabilità proteica (ProtoCheck). Seguirà il dibattito.

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