Assaggio giovedì 25 marzo ai Vivai di Rauscedo

Vite resistente alle malattie: undici le selezioni che affrontano l'ultimo test

Per due anni saranno testate in diverse aree vinicole italiane
Entro il 2012 registrazione ministeriale e licenziamento

Sono undici le nuove selezioni di viti resistenti alle malattie create dall’università di Udine in collaborazione con l’Istituto di genomica applicata del Parco scientifico di Udine che si apprestano a varcare i confini del Friuli per l’ultima valutazione in differenti aree viticole italiane. Si tratta dell’ultima tappa prima della registrazione delle varietà presso il ministero delle Politiche agricole e l’avvio della licenza per la loro immissione sul mercato, previsti a fine 2012. L’appuntamento per l’ultimo test di assaggio dei vini prodotti, prima di “esportare” le nuove selezioni in altre regioni d’Italia, è per giovedì 25 marzo alle 11 nella cantina sperimentale Casa 40 dei Vivai Cooperativi di Rauscedo, in via Zorutti 16 a Rauscedo (Pn).
 
«Si tratta – spiega Raffaele Testolin, ideatore del progetto assieme a Enrico Peterlunger e Michele Morgante dell’ateneo friulano - di 6 selezioni a bacca bianca e di 5 selezioni a bacca rossa ottenute mediante incrocio tradizionale e selezione basata sulle informazioni ottenute dal progetto di sequenziamento del genoma della vite». «Sono orgogliosa di questi risultati che dimostrano – dice il rettore Cristiana Compagno - come l’università di Udine sappia coniugare ricerca di eccellenza e grande attenzione alle esigenze del territorio. In questo caso, i benefici andranno non solo al settore vitivinicolo, ma all’intero sistema per effetto della riduzione dei pesticidi che queste nuove selezioni consentiranno, che contribuirà a ridurre l’inquinamento ambientale. Un beneficio, insomma, per tutto noi.».
 
Le vinificazioni sono state effettuate nei laboratori dell’Unione Italiana Vini di Verona, «un laboratorio – continua Testolin - scelto dai ricercatori dell’università di Udine per le competenze e l’elevata professionalità dei tecnici di quella struttura». I Vivai cooperativi di Rauscedo, leader mondiali nella produzione di barbatelle di vite e sostenitori dell’iniziativa, «sono pronti – annuncia Testolin - a moltiplicare le nuove selezioni e lanciarle sui vari mercati. I produttori del Friuli Venezia Giulia, che ugualmente hanno sostenuto l’iniziativa e che hanno già partecipato con entusiasmo ai primi assaggi, sono ugualmente pronti a scommettere su queste selezioni».
 
Il progetto per la produzione della prima varietà certificata di uva da vino resistente alle malattie è il frutto di 12 anni di lavoro dei ricercatori dell’ateneo di Udine, finanziato dal 1998 dalla Regione FVG per un investimento di oltre 2 milioni di euro. La ricerca è stata inoltre sostenuta da: Fondazioni bancarie regionali Crup, Crt e Carigo; Banche di credito cooperativo della regione; Vivai cooperativi di Rauscedo; produttori e consorzi Le Vigne di Zamò, Livio Felluga, Marco Felluga, Venica&Venica, Consorzio Collio. Nel 2005 il lavoro si è collegato all’altro grande progetto portato a termine dai ricercatori udinesi di sequenziamento del Dna della vite, finanziato per il 70% da fondi privati regionali e per il 30% da fondi pubblici.

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