Classici contro 2016-2017. Utopia (Europa), ovvero come diventare cittadini europei

Sabato 22 ottobre al Teatro Ristori di Cividale del Friuli

Cividale del Friuli, al Teatro Ristori, sabato 22 ottobre, dalle ore 9.30 alle 13, secondo appuntamento del percorso del nuovo progetto Utopia (Europa) dei Classici Contro. L'evento nasce dalla collaborazione tra il Convitto Nazionale Paolo Diacono, in particolare il Liceo Classico, l'Università Ca' Foscari di Venezia e l'Università di Udine.Il tema della mattinata "Naufragi e utopie d'Europa" mette in evidenza iproblemi del presente con uno sguardo più profondo, fatto dei pensieri ditremila anni di cultura europea. Accanto agli studiosi delle universitàagiranno sulla scena con una performance di letture e di musiche i giovaniallievi del liceo di Cividale.

 
Durante l'incontro, dopo le introduzioni degli insegnanti del liceo classico Paola Panont, Francesca Bertuzzi e Sandro Colussa, interverrà ad accendere l'attenzione sull'oggi Pierluigi di Piazza, referente del Centro di accoglienza “Balducci” di Zugliano: porterà la sua testimonianza concreta su cosa significa confrontarsi quotidianamente con i problemi dell'ospitalità dei migranti, affrontare le difficoltà delle persone in fuga dalla povertà e dalle guerre, che giungono qui stranieri e non hanno più nulla. Ci parlerà anche di tutto quello che si può fare per costruire le prospettive della solidarietà e dell'integrazione.
 
Le voci dei classici diventano subito il nostro presente con le parole di Marco Fucecchi, latinista dell'Università di Udine. Dell’Eneide metterà in evidenza i caratteri che ne fanno (anche) un poema sulla migrazione in quanto fenomeno socio-culturale. Quasi di fianco alla storia principale, che ha per protagonista un esule predestinato (‘guidato’ dal fato ad affrontare e superare numerose peripezie), l’epos di Virgilio sembra, infatti, interessato ad esplorare più in generale le vicende e le sorti (ma anche le motivazioni, le condizioni) di profughi tra loro molto diversi per provenienza (oltre ai Troiani, ci sono Greci, Fenici ecc.), ma soprattutto per indole e per orizzonti di attesa. Profughi che, con i loro rispettivi comportamenti, contribuiscono a costruire un campionario variegato, ricco di gradazioni e sfumature che riflettono non solo la maggiore o minore distanza di questi personaggi dalle loro terre d’origine, ma anche la loro disponibilità ad attraversare il tempo fino ad oggi.
 
Alberto Camerotto (Università Ca' Foscari), riprendendo proprio dal tema Xenia aprirà, attraverso lo sguardo tutt'altro che cieco di Omero, le prospettive sull'utopia della nostra Europa tra il welfare e i problemi dell'accoglienza e dell'integrazione. Odisseo è da sempre il nostro paradigma della conoscenza. Nel lungo viaggio di ritorno giunge come ultima tappa nell'utopico paese dei Feaci, che si distingue per la bellezza, la pace e l'armonia della vita. È un paese felice, dove la guerra è stata rimossa, l'abbondanza di ogni bene è a disposizione degli abitanti. Ma i Feaci, quale simbolo della loro civiltà, sanno prima di tutto essere philoxeinoi, ossia ospitali. L'Europa di oggi, pur nelle difficoltà, ha molti tratti dell'utopia, a cominciare proprio dalla ricerca del superamento delle divisioni e delle contrapposizioni nazionalistiche dopo le due guerre mondiali del '900. Di fronte ai drammi del presente, dalla crisi economica alla minaccia del terrorismo fino ai problemi delle migrazioni epocali che cosa possiamo fare noi cittadini per la nostra Europa? Omero e i miti che racconta hanno forse Classici Contro 2016-2017 Utopia (Europa) qualcosa di importante da insegnarci in proposito.
 
Infine Filippomaria Pontani, filologo classico dell'Università Ca' Foscari, percorrerà tutta la storia d'Europa a partire dai classici antichi, passando anche attraverso le parole di Paolo Diacono, per porci le domande che più contano per la nostra idea di Europa unita e per il nostro futuro di cittadini europei. Dall’antica principessa di Tiro fino ad Augusto, da Carlo Magno al III Reich, il concetto di un’Europa omogenea si è affermato, storicamente, quasi solo in funzione di imperi – imperi mutevoli per confini, ambizioni e dimensioni, per lingua, cultura e religione. Quali sono state le tappe fondamentali di questa vicenda storica, che oggi tentiamo disperatamente di contraddire immaginando l’utopia di un’Europa unita nel segno della democrazia, ovvero capace di rinunciare ai propri egoismi e a un po’ dei propri privilegi in base alla spontanea volontà dei popoli? Su questi problemi antichi e moderni si inseriscono le voci e gli interventi dei giovani, gli studenti del Liceo Classico Paolo Diacono, con le loro domande sul futuro. Dalla scuola, dall'università, dalla ricerca possono venire le risposte e la fiducia, anche per una utopia Europa che solo noi cittadini possiamo trasformare in realtà con i pensieri, le parole e i gesti di ogni giorno.Tra questi v'è anche la xenia, quale primo segno e speranza di civiltà.

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