Nella ex chiesa di San Francesco a Udine fino al 20 novembre

In mostra “Il segno e il disegno” di Giuseppe Zigaina

A un anno dalla scomparsa, la Triennale Europea dell’Incisione commemora il pittore di Cervignano del Friuli

A un anno dalla scomparsa di Giuseppe Zigaina, considerato da molti uno dei maggiori artisti italiani del secondo Dopoguerra, la Triennale Europea dell’Incisione, fondata dallo stesso Zigaina nel 1981, ha voluto rendergli omaggio con una mostra dal titolo “Il segno e il disegno” dedicata alle grafiche del pittore friulano.
 
La mostra mette in luce tutta l’opera di Giuseppe Zigaina, partendo dai quadri, passando ai disegni fino alle sue famose incisioni, per un totale di oltre 100 opere esposte. Ed è proprio il segno, infatti, l’aspetto più significante, l’artificio formale attraverso il quale l’artista esprime il suo mondo fatto di storia e memoria.
 
Giuseppe Zigaina nasce a Cervignano del Friuli (Ud) nel 1924. A undici anni entra nel collegio di Tolmin (Slovenia) dove fin da giovanissimo, si dedica al disegno. Dopo aver ottenuto la maturità artistica a Venezia diventa uno dei maggiori pittori del Realismo italiano. Negli anni successivi allestisce la sua prima mostra personale e illustra la raccolta di poesie Dov'è la mia patria di Pier Paolo Pasolini, con il quale stringerà una sincera e duratura collaborazione.
 
Dopo una prima adesione al Neorealismo lo stile di Zigaina si trasforma sia nell’uso dei colori, che si fanno sempre più stridenti, sia nelle forme che si aggrovigliano sempre più in filamenti grafici. Dall’attenzione per la grafica rinascimentale tedesca deriva un tratto caratteristico della pittura di Zigaina: l’importanza del segno e dell’orditura grafica e la conseguente capacità di inserire l’oggetto nello spazio dell’immaginazione pura. Un segno grafico non gratuito ma significante, nel senso che avvia e promuove un’operazione conoscitiva nella ricerca della necessità dell’immagine.
 
La mostra è stata inaugurata il 7 ottobre nella ex chiesa di San Francesco a Udine e sarà visitabile fino al 20 novembre 2016 con i seguenti orari: da martedì a venerdì dalle 16.00 alle 20.00, sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.00.

    

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