Workshop online giovedì 10 giugno dalle 10 alle 12.30

Informazione geografica volontaria: rischio o opportunità per la statistica ufficiale?

Il punto sulla qualità dell’informazione statistica, laddove, grazie alle tecnologie digitali, i dati provengono direttamente dai cittadini

Grazie alle tecnologie digitali, è ormai altamente diffusa la possibilità di raccogliere informazioni direttamente dai cittadini, che diventano quindi, in modo anche volontario, dei “sensori remoti”, generando la cosiddetta informazione geografica volontaria, dove le informazioni acquisite possono essere facilmente restituite su carte e mappe digitali. Questa produzione è un pericolo o una nuova opportunità per il mondo della statistica ufficiale?

Se ne discuterà nel workshop online dal titolo L’informazione geografica digitale: dalla produzione ufficiale alla partecipazione volontaria, in programma giovedì 10 giugno dalle 10 alle 12.30. Per partecipare è richiesta l’iscrizione online.

L’iniziativa continua la tradizionale serie di incontri tra il mondo accademico udinese e i produttori della statistica ufficiale del Sistema statistico nazionale – SISTAN, ed è organizzata dal Cantiere Friuli dell’Università di Udine in collaborazione con la sede dell’Istat per il Friuli Venezia Giulia e il gruppo del progetto di approfondimento e divulgazione su tematiche di interesse geografico, con forti connotazioni pluridisciplinari, Divagando: geografie e dintorni, del Laboratorio di Geomatica “Guido Barbina” dell’Università di Udine.

«L’obiettivo – evidenzia Gian Pietro Zaccomer dell’Officina Demografia e territorio di Cantiere Friuli, docente di Geografia e analisi dei dati territoriali - è prima di tutto porre una lente di ingrandimento su una tematica che è esplosa in tutta la sua importanza durante l’attuale pandemia, ossia la qualità dell’informazione statistica, per questo workshop declinata in senso geografico. Cercheremo inoltre di capire quale sia la qualità intrinseca delle informazioni prodotte e ottenute dai cittadini, che segnalano, ad esempio, la posizione di un cestino, di una discarica o di una località turistica, e se questa fonte possa essere un pericolo o un’opportunità nuova per la statistica ufficiale».

«È una tematica importante – aggiunge Mauro Pascolini, delegato dell’Ateneo per Cantiere Friuli - anche per il futuro di Cantiere Friuli, che avrà bisogno, in una fase di programmazione di importanti interventi e progetti nell’ambito dell’azione di ripresa dopo la pandemia da Covid-19, da un lato dell’apporto di base dati ufficiali che delineino il conteso socio-economico della regione e dall’altro della partecipazione diretta dei cittadini per costruire la loro percezione e far conto sulla loro effettiva capacità di lettura del territorio. In questa fase, che nell’ambito del Piano strategico d’Ateneo, si stanno definendo gli obiettivi e il conteso in cui Cantiere Friuli si muoverà nei prossimi anni risulta particolarmente importante una riflessione di metodo e di contenuto sull’affidabilità dei dati statistici».

La prima parte del workshop cercherà di rispondere proprio a queste domande. Nella seconda parte si toccheranno aspetti più applicativi, con la discussione dell’esperienza sviluppata dall’Istat sulle Trusted Smart Statistics e l’approfondimento, da parte della Regione Autonomia Friuli Venezia Giulia, del rapporto tra mappa e territorio.

Il workshop si aprirà con i saluti di Mauro Pascolini, delegato dell’Università di Udine per il progetto Cantiere Friuli, e di Roberto Costa, referente per la sede Istat del Friuli Venezia Giulia. Introdurrà gli interventi Gian Pietro Zaccomer, docente di Geografia e analisi dei dati territoriali e componente dell’Officina Demografia e territorio di Cantiere Friuli.

Giuseppe Borruso, dell’Università di Trieste, interverrà su L'evoluzione dell'informazione geografica volontaria e il suo rapporto con l'informazione statistica ufficiale. Giorgia Bressan, Gian Pietro Zaccomer, dell’università di Udine, presenteranno La qualità dell’informazione geografica volontaria: primi risultati di uno studio empirico. Maria Rosaria Prisco dell’Istat Roma parlerà di Trusted Smart Statistics e informazione geografica. Chiara Donati, della Regione Auronoma Friuli Venezia Giulia, terrà un intervento dal titolo La mappa è il territorio?. Seguiranno il dibattito e le conclusioni.

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