A casa Cavazzini dal 17 aprile

Paradoxa: arte contemporanea dal Giappone

In mostra gli esponenti più rappresentativi dell’arte contemporanea giapponese. Site specific di Tatzu Nishi per la prima volta nel nostro Paese

Taro Izumi, Tickled in a dream… maybe? (Fishing), tecnica mista e video, 2014, Courtesy Take Ninagawa, Tokyo

 Il 17 aprile a Udine apre al pubblico Paradoxa, mostra che riunisce cinque degli esponenti più rappresentativi dell’arte contemporanea giapponese, con in più un site specific di Tatzu Nishi per la prima volta nel nostro Paese.

Organizzata dal Comune di Udine–Civici Musei e curata da Denis Viva, ricercatore del nostro Ateneo, prenderà il via pochi giorni prima della 18° edizione del Far East Film Festival (22-30 aprile 2016), il più grande festival europeo del cinema asiatico.

Inserita nel programma di eventi che celebrano in tutto il Bel Paese il 150° Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia, la mostra sarà visitabile sino al 28 agosto nelle centralissime Piazza Libertà  e Casa Cavazzini.
 
Nella città che ogni anno accoglie migliaia di appassionati di Estremo Oriente, Paradoxa offre finalmente uno sguardo complementare sulle arti plastiche e visive di quegli stessi paesi, a partire dai cinque giapponesi invitati: Tatzu Nishi, Manya Kato, Takahiro Iwasaki, Taro Izumi, Yuuki Matsumura. L’esposizione trascende i confini della sede museale: Udine è infatti la prima città d’Italia a ricevere un site specific di Nishi (artista che cambia il proprio nome continuamente e che assumerà per Udine lo pseudonimo di Taturo Atzu), impegnato nella trasformazione dell’arte monumentale, identità visiva e pubblica delle città, in luogo intimo e privato, a portata dei fruitori. L’installazione, realizzata grazie al sostegno di illycaffè, prenderà vita attorno alla statua della Giustizia (1614), uno dei simboli più noti di Piazza Libertà: qui l’artista costruirà un vero e proprio spazio abitativo inglobando il monumento all’interno di una dimensione casalinga con arredi Calligaris. Lo stile veneziano dell'antica piazza di Udine, racchiusa tra suggestivi edifici del ’400 e ‘500 e sovrastata dal Castello, dialogherà con l’arte contemporanea in un effetto dirompente, invitando i cittadini a riappropriarsi degli spazi urbani.
 
Due sono le idee principali che guidano Paradoxa: la prima è quella di esplorare il mondo del paradosso e dell'errore nella cultura orientale, come fonte di conoscenza e di cambiamento; la seconda, quella più specifica dell'arte giapponese, è la riconversione e la manipolazione degli oggetti quotidiani, solo apparentemente banali e prevedibili, in oggetti dallo statuto artistico.
 
Oltre al site specific, stimoleranno la personale riflessione del visitatore anche i context specific, opere realizzate appositamente per Paradoxa, remote projects, progettati a distanza dagli artisti giapponesi e realizzati in loco da giovani artisti, e opere d’arte oggettuale.
 
A Casa Cavazzini saranno visibili, solo con un apposito cannocchiale, le opere di Takahiro Iwasaki, che ricreano con i materiali più fragili e deperibili, come capelli e fibre tessili, miniature delle strutture del paesaggio circostante: una sfida per lo spettatore, invitato a un cambio di prospettiva.  Con intento simile, Manya Kato converte gli oggetti in situazioni irrazionali che pongono in crisi i nostri schemi cognitivi più abituali. Nel lavoro di Taro Izumi il focus è invece la destrutturazione degli oggetti comuni, mentre Yuuki Matsumura si dedica ad un'assurda e creativa riproduzione seriale di oggetti danneggiati.

Sullo stesso tema

Giovedì 12 Ottobre

Affido e accoglienza, mostra a Palazzo di Toppo Wassermann

Dal 14 al 22 ottobre nel Velario

Giovedì 4 Maggio

Mostra virtuale "Chi trova un alpino trova un tesoro"

Dal 5 maggio online 16 illustrazioni che celebrano valori e virtù

Mercoledì 22 Marzo

In mostra le "Letterbugs" di Bill Moran

A Palazzo Antonini esposte, per un mese, 24 opere del grafico statunitense