Allievo della Scuola superiore, sta preparando una tesi su “Gomorra”

Al laureando e romanziere Antonio Galetta menzione speciale del premio “Italo Calvino”

Per la sua opera d’esordio dedicata alla malattia che ha colpito gli uliveti del Salento

Antonio Galetta

Antonio Galetta, laureando dell’Università di Udine e allievo della Scuola superiore dell’Ateneo, ha ricevuto la Menzione speciale della 34ª edizione del Premio letterario Italo Calvino, per il suo romanzo d’esordio “La pace sotto gli ulivi”. Ventitré anni, originario di Ceglie Messapica (Brindisi), Galetta, dopo la laurea triennale in Lettere all’ateneo friulano, sta ora completando il corso di laurea magistrale in Italianistica con una tesi intitolata “Gomorra di Roberto Saviano: genealogia e genesi”. Relatrice è Silvia Contarini dell’Università di Udine, correlatore Raffaele Donnarumma dell’Università di Pisa. Galetta è anche redattore di “Il Chiasmo”, rivista online della Rete italiana degli allievi delle Scuole e degli Istituti di studi superiori universitari (Riasissu), realizzata in collaborazione con l’Istituto Treccani.

Nella motivazione, il direttivo del Premio, riservato agli scrittori esordienti, sottolinea come l’opera di Antonio Galetta sia un «testo ardimentoso che si immette consapevolmente nel quadro della narrativa postmoderna, torcendola in chiave italiana pur nell’ambizione di dare vita a un romanzo-mondo riflesso della globalità odierna». La scrittura, prosegue la motivazione, «è salda e la capacità inventiva sorprendente. Si va dai problemi del linguaggio, della comunicazione, del consenso politico al tema ecologico rappresentato con struggente empatia dal male che ha colpito gli uliveti del Salento, terra d’origine del giovanissimo autore. Un testo forse eccessivo, ma sicuramente un autore talentuoso».