Inaugurazione sabato 26 maggio a palazzo Antonini

Apre la mostra "Sguardi": 50 immagini di Udine fotografata dai migranti

Progetto ideato dall’ Euroculture- Erasmus Mundus Master Programme dell’Università di Udine con la collaborazione di Ospiti in Arrivo e Arci

S’intitola “Sguardi: Singular Perspectives on Udine” la mostra che ospita 50 fotografie scattate dai migranti attraverso l’obiettivo di macchine fotografiche usa e getta, accompagnate da riflessioni e stralci di interviste. Ideato da un gruppo di studenti provenienti da diversi Paesi, il progetto nasce all’interno dell’Euroculture-Erasmus Mundus Master Programme dell’Università di Udine, con la collaborazione Ospiti in Arrivo e vuole offrire uno scorcio nella vita quotidiana e nelle esperienze dei migranti che vivono a Udine. La mostra sarà inaugurata sabato 26 maggio alle 11 nell’atrio di palazzo Antonini, sede dell’università di Udine e sarà visitabile, a ingresso libero fino al 4 giugno dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19 e il sabato dalle 8 alle 14.

Oona Buttafoco, Antoine Guitteny, Alice Lebrun, Saskia Lensink, Mathilde Soubeyran sono i cinque studenti dell’Erasmus Mundus che hanno partecipato al progetto: provengono da Francia, Paesi Bassi, Italia e Regno Unito. Cinque sono anche i migranti che hanno partecipato al progetto, provengono da diversi continenti, tutti luoghi di crisi. Il progetto muove dal desiderio di esplorare la pluralità delle prospettive sulla città, diventa l’occasione per condividere i punti di vista personali attraverso l’approccio visuale e per costruire un dialogo che mette in relazione gli abitanti della città.

“L'idea – spiega Monica Pascoli, docente del master - è nata dalle riflessioni in aula sul rapporto tra le dimensioni del familiare e dell'estraneo, su come lo sguardo costruisce e interpreta i luoghi. Gli studenti hanno voluto presentare Udine attraverso lo sguardo di giovani migranti, creando quindi un legame tra le differenti prospettive di chi vive la città: i suoi abitanti e gli ospiti. L’aiuto e l’entusiasmo delle persone coinvolte sono stati fondamentali – spiega Pascoli – Questi giovani europei hanno lavorato con entusiasmo e passione; la loro curiosità li ha portati a esplorare i differenti ambiti sociali e culturali della nostra realtà”.

La mostra è l’esito finale di un progetto realizzato da un gruppo di studenti del corso Eurocompetence II, parte del master di primo livello Euroculture, un master internazionale selezionato dalla Commissione Europea come Erasmus Mundus Programme of Excellence.

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