Aperture 45/18

Contro il totalitarismo tecnico. Il pensiero di Jacques Ellul

Conferenza di Serge Laouche (Université Paris Sud, France)

Jacques Ellul (1912-1994), storico delle istituzioni politiche, studioso della Bibbia e teologo protestante, sociologo e critico del sistema tecnico, è uno dei principali precursori della decrescita. Maestro di Ivan Illich e ispiratore di José Bove, nei suoi scritti ha denunciato gli eccessi della società occidentale attraverso la critica della ragione geometrica e la denuncia del disvalore generato dal progresso tecnico, evidenziando il fallimento della promessa di felicità della modernità e arrivando a teorizzare la riduzione del tempo di lavoro. “Non può esserci una crescita illimitata in un mondo limitato” è il messaggio principale che emerge dai brani scelti da Serge Latouche per presentare la figura del più grande contestatore della corsa senza freni della tecnica.

 

IL RELATORE

Professore emerito di economia, Serge Latouche è il maggiore teorico del pensiero della decrescita. Alle numerose opere pubblicate e tradotte anche in italiano si deve aggiungere la sua attività di giornalista per “Le Monde Diplomatique” e “Politis”. Tra i suoi libri “Breve trattato sulla decrescita serena e come sopravvivere allo sviluppo” (Bollati Boringhieri, 2015) “L’invenzione dell’economia” (Bollati Boringhieri, 2010), “La scommessa della decrescita (Feltrinelli, 2014). Per la casa editrice Jaka Book ha curato la collana “I precursori della decrescita” che comprende fra gli altri: “Ellul. Contro il totalitarismo tecnico” (Jaka Book, 2014).

L’incontro rientrava negli appuntamenti ‘Aperture 2018’, iniziativa coordinata dai proff. Francesco Nazzi e Angelo Vianello: mercoledì 7 novembre 2018, Aula 1 del Polo economico e giuridico dell’Università di Udine, via Tomadini 30/a, Udine. Evento organizzato dall’Università di Udine, in collaborazione con la Fondazione Friuli, il Cevi (Centro di volontariato internazionale), cooperativa proDES e con il sostegno della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia.