Da martedì 23 a giovedì 25 ottobre a Udine

Il Canada visto dal Friuli: identità e relazioni interculturali

Convegno internazionale nel ventennale del Centro di cultura canadese dell’Università di Udine

“Il Canada visto dal Friuli: identità e relazioni interculturali” è il titolo del convegno internazionale organizzato dall’Università di Udine in occasione del ventennale della fondazione del Centro di cultura canadese. Dal 23 al 25 ottobre (pdf programma), «scrittori, specialisti, critici letterari, antropologi e storici indagheranno in un’ottica di lunga durata il fenomeno degli incontri culturali originati dal fenomeno migratorio – spiega Alessandra Ferraro, docente di letterature francofone e presidente del Centro -. Da lungo tempo il Canada e il Québec hanno dedicato alle problematiche legate alle migrazioni una riflessione pionieristica, finendo per costituire un vero e proprio laboratorio della riflessione contemporanea sulla diversità e sulle relazioni interculturali». Il convegno si aprirà alle 16 di martedì 23 ottobre nell’aula 7 di palazzo Antonini, in via Petracco 8 a Udine.

Porteranno i saluti il rettore dell’Ateneo di Udine, Alberto De Toni, la direttrice del Dipartimento di Lingue e letterature, comunicazione, formazione e società (Dill), Antonella Riem, il consigliere Louis Saint-Arnaud in rappresentanza dell’Ambasciata del Canada e la delegata Marianna Simeone, rappresentante del Québec a Roma. 

Alle 17 interverranno tre noti autori canadesi, Louise Dupré, Nino Ricci e Françoise De Luca, le cui opere, diffuse a livello internazionale, hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti. Presenteranno delle riflessioni inedite sul tema dell’identità in letteratura, affrontate da punti di vista diversi e complementari. Louise Dupré si concentrerà sulla scrittura femminile, mentre Ricci e De Luca porteranno la loro testimonianza di scrittori di origine italiana in Canada e in Québec, autori di opere in inglese e in francese. Nino Ricci ha pubblicato La terra del ritorno (che raccoglie la trilogia composta dai romanzi Vite dei santi, In a Glass House e Il fratello italiano, Fazi Editore) che hanno come protagonista Vittorio Innocente, emigrato in Canada con la famiglia negli anni Cinquanta. Da questa trilogia è stata tratta la miniserie Tv con Sophia Loren e Sabrina Ferilli, in onda su Canale 5.

La giornata di mercoledì 24 si aprirà alle 9.30 nella sala Florio di palazzo Florio (via Palladio 8), con la testimonianza di Felicia Mihali, scrittrice migrante in Canada di origine romena, che interverrà sulla sua esperienza di autrice e autotraduttrice in più lingue. L’intervento di Bernard Gallina, già docente nell’Ateneo udinese, è dedicato al romanzo Les nomades della scrittrice Bianca Zagolin, emigrata da Ampezzo a Montréal negli anni Cinquanta. Seguiranno per tutta la giornata gli interventi di critici, studiosi e intellettuali canadesi ed europei focalizzati sulla letteratura italo-canadese e, più in generale sulla letteratura migrante, principale filone di ricerca del Centro di Cultura Canadese, a cui il Centro ha dedicato numerosi convegni e pubblicazioni.

I lavori proseguiranno nella mattinata di giovedì 25, sempre in sala Florio, con una sessione dedicata alle relazioni interculturali nell’epoca della colonizzazione francese del Canada, nel Seicento. «Verso queste tematiche – dice Alessandra Ferraro - si sono rivolti gli interessi dei ricercatori aderenti al Centro, contribuendo a rendere il Centro di Cultura Canadese uno dei punti di riferimento internazionali della ricerca sulla Nouvelle-France».

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