La mente scodinzolante. L'intelligenza di uomini e animali nella selezione naturale

Conferenza di Giorgio Vallortigara

Giorgio Vallortigara

 Che io tratti di come socializzano i pulcini, di come gli scimpanzé fanno di conto o del fatto che persone con gravi danni cerebrali presentano abilità straordinarie, ciò che guida il mio interesse è la storia naturale delle menti, i piccoli e grandi trucchi che la selezione naturale ha incorporato el modo di funzionare dei cervelli.

Giorgio Vallortigara
 
I temi che affronta il prof. Giorgio Vallortigara possono sembrare curiosi e addirittura strani: dallo scodinzolio asimmetrico dei cani alle immagini di Escher, dal cervello delle galline che fanno uova biologiche alla mente degli autistici savant, dalle preferenze dei ragni saltatori all’origine delle credenze religiose. Un insieme di temi abbastanza composito e bizzarro che diventano argomenti di ricerca in una prospettiva evoluzionistica, con un valore esplicativo di molti fenomeni che riguardano anche l’uomo.

Per affrontarli, tuttavia, Vallortigara prende atto preliminarmente di due luoghi comuni molto diffusi. Il primo, abbastanza diffuso, si riferisce alla gerarchia che diamo agli esseri viventi descrivendoli sempre secondo uno schema che dal più semplice passa al più complesso, in una visione quasi lineare della storia della vita. Il secondo pregiudizio è che siamo convinti che i nostri cervelli siano capaci di fornirci una rappresentazione o veridica della realtà.
 
Ebbene questi due pregiudizi, secondo Vallortigara, sono del tutto sbagliati. Perché? Perché la selezione naturale si limita a inventare delle soluzioni o anche a ricorrere a espedienti di vario tipo per mettere a punto accorgimenti o scorciatoie che consentano di capire com’è fatto il mondo e renderci poi consapevoli che la vita è molto complessa e contradditoria. La potremmo definire quasi un piccolo teatrino o, peggio ancora, forse, un’illusione. Questo, però, non ci deve scoraggiare perché la scienza comunque ci aiuta e attraverso queste ricerche siamo in grado comunque di mettere a fuoco due aspetti fondamentali.
 
Uno, peraltro già noto fino ai tempi di Darwin, è che la nostra storia è stata prima scritta in organismi che ci appaiono anche molto lontano da noi: ne portiamo inconsapevolmente l’eredità in quello che proprio Darwin ha definito ‘L’albero della vita’ e che ha come ipotetico progenitore comune ‘Luca’, che non è altro che l’acronimo Last Universal Common Ancestor. Il secondo aspetto fa riferimento proprio alle specifiche ricerche di Giorgio Vallortigara. Ebbene, dopo aver sentito la sua conferenza o aver letto alcuni dei suoi libri, vi renderete conto che percepirete gli animali che stanno intorno a voi in una prospettiva del tutto diversa da quanto li percepivate in precedenza.
 
Giorgio Vallortigara è professore ordinario di Neuroscienze. È direttore del Center for Mind/Brain Sciences dell’Università di Trento (Rovereto) e Adjunct Professor presso la School of Biological, Biomedical and Molecular Sciences della University of New England (Australia). Autore di oltre 200 articoli su riviste internazionali, svolge anche un’intensa attività divulgativa. In tale contesto ha pubblicato: ‘Cervello di gallina’ (Bollati Boringhieri, 2005, Premio Pace per la divulgazione scientifica); ‘Nati per credere’ (Codice, 2008; in collaborazione con V. Girotto e T. Pievani); ‘La mente scodinzolante. Storie di animali e cervelli’ (Mondadori, 2011).
 
 

Sullo stesso tema

Mercoledì 18 Settembre

Laudato si’, l’Enciclica per un umanesimo planetario

Conferenza sulla lettera pastorale di papa Francesco

Martedì 10 Aprile

"Complessità su misura"

Si presenta il volume di Giuseppe Scifo, nell'ambito del ciclo "Aperture"

Venerdì 17 Febbraio

Socrate e l'arte della maieutica

Conferenza di Salvatore Lavecchia, ospite della rassegna "Aperture"