Giovedì 2 e venerdì 3 febbraio a palazzo Caiselli

Ovidio a Tomi: le opere dell'esilio, tra letteratura, storia e archeologia

Nel bimillenario della morte del poeta latino, convegno con latinisti, grecisti, storici antichi e archeologi da università italiane e straniere

Ion Theodorescu-Sion, Ovidiu în exil (1915)
Nel bimillenario della morte del poeta latino Publio Ovidio Nasone (Sulmona 43 a.C. – Tomi 17 d. C.), latinisti, grecisti, storici antichi e archeologi da Italia, Slovenia e Francia si incontreranno all’Università di Udine per un convegno, aperto a tutti gli interessati, dedicato alle opere ovidiane dell’esilio (8 - 17 d.C.), composte mentre il poeta si trovava nel Ponto, a Tomi, l’attuale Costanza, lì relegato dall’imperatore Augusto a causa di un error, tuttora avvolto nel mistero, e di un carmen, l’incriminata Ars amatoria. L’appuntamento è per giovedì 2 (inizio lavori alle 14.30) e venerdì 3 febbraio (inizio lavori alle 9.30) nel salone del Tiepolo di palazzo Caiselli, in vicolo Florio 2 a Udine.

«I relatori della prima giornata – anticipa Chiara Battistella, ricercatrice di lingua e letteratura latina dell’ateneo di Udine, coordinatrice scientifica e organizzatrice del convegno - illustreranno aspetti delle opere dell’esilio da varie prospettive letterarie e interpretative, mentre la seconda giornata, di carattere più interdisciplinare, sarà soprattutto dedicata all’analisi del rapporto con i modelli greci, ma anche alla discussione di aspetti riguardanti l’epigrafia e l’archeologia delle regioni del Ponto».

Il convegno si pone in ideale continuità con il progetto di ricerca incentrato su un nuovo studio del poema dell’esilio Ibis, condotto da Chiara Battistella nell’ambito del Programma Giovani Ricercatori “Rita Levi Montalcini”.

Giovedì 2 alle 14.30 il convegno si aprirà con i saluti del direttore del Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale, Andrea Zannini. Si susseguiranno, quindi, gli interventi di: Francesco Ursini (Università di Roma La Sapienza) su “I Fasti in esilio: revisione o continuazione?”; Francesca Lechi (Università di Pisa) su “Scrivere a/per un nemico: le elegie a detrattori e falsi amici”; Luigi Galasso (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano) su “Miseros prudentia prima relinquit: le epistole a Tuticano nel IV libro delle Ex Ponto”. Dopo la pausa, i lavori riprenderanno alle 16.45 con Chiara Battistella (Università di Udine) su “Scrivere maledizioni a Tomi: Ovidio dirorum vates carminum”. Chiuderà la prima giornata Marko Marinčič (Università di Lubiana) con un intervento su “La uxor elegiaca e i limiti della finzione: sulla figura della moglie nell’Ovidio dell’esilio”.

Venerdì 3 dalle 9.30 interverranno: Marco Fucecchi (Università di Udine) su “Il mito argonautico nell’elegia dell’esilio:fra tradizione e novità”; Elena Maria Fabbro (Università di Udine Udine) su Esilii, rancori e maledizioni:testimonianze nella lirica greca arcaica”; Enrico Magnelli (Università di Firenze) su “La poesia ellenistica di maledizionie l’iper-alessandrinismo ovidiano”; Askold Ivantchik (Università di Bordeaux) su “Les cités grecques du Pont nord-occidental à l’époque d’Ovide et l’expansion romaine: nouvelles données épigraphiques”; Matteo Cadario (Università di Udine) su “Spunti iconografici e archeologici nella poesia ovidiana dell’esilio: un trionfo visto da Tomi e il sacrarium del culto imperiale”.

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