Agroalimentare: nuove opportunità per la pezzata rossa

Presentato il progetto dedicato alla razza bovina friulana, condotto dall'Università di Udine

Al tavolo dei relatori Edi Piasentier, Andrea Lugo, Stefano Zannier, Franco Moras (foto Regione Fvg)
Innovazione di processo e di prodotto per sviluppare la filiera della carne friulana di Pezzata Rossa guardando con attenzione alle esigenze del consumatore, alla sostenibilità degli allevamenti, a nuovi mercati e a un incremento del valore aggiunto delle imprese del comparto agricolo e della lavorazione della carne.

Sono questi alcuni degli obiettivi del progetto dedicato alla razza bovina friulana, finanziato con complessivi 49.854 euro e realizzato nell'ambito della misura del programma di sviluppo rurale (Psr) del Friuli Venezia Giulia 2014-20 dedicata alla creazione di poli o reti per lo sviluppo di progetti di innovazione aziendale e di filiera.

A presentarlo, ieri a Udine nella sede della Regione, sono intervenuti l'assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Stefano Zannier, Andrea Lugo, direttore dell'associazione allevatori del Fvg (Aafvg), Edi Piasentier del dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali dell'ateneo udinese e Franco Moras, presidente dell'associazione nazionale allevatori bovini di razza Pezzata Rossa italiana (Anapri).

Grazie al progetto, lo scorso aprile è stato costituito il polo della carne friulana di Pezzata Rossa di cui fanno 18 imprese agricole che allevano bovini a duplice attitudine di razza Pri, di 16 Comuni della Regione, con capofila la società agricola Pris, assieme a due cooperative agricole di carni e una ditta di macellazione e lavorazione carne per un numero complessivo di 24 partner.

Fra i risultati attesi vi è l'aumento della produzione sostenibile e responsabile della trasformazione e della commercializzazione regionale della carne e degli hamburger friulani di Pezzata Rossa, l'incremento dei vitelloni e delle scottone allevati e la vendita nelle filiere corte negli agriturismi e nei nuovi mercati. L'attenzione al mercato è stata particolarmente apprezzata da Zannier che ha sottolineato una delle caratteristiche del progetto, quella di "avere previsto dei momenti di verifica attraverso un'analisi sensoriale del consumatore sul prodotto è un elemento che dà un riscontro misurabile e oggettivo per scegliere quale alimento collocare sul mercato".

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