Martedì 4 aprile in Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine

Gioco d'azzardo patologico: caratteristiche, approcci terapeutici e servizi territoriali

Convegno con esperti e operatori italiani e regionali
Alle 12 tavola rotonda con focus sul Friuli Venezia Giulia

“Gioco d’azzardo patologico (Gap) dalla neurobiologia sperimentale alla clinica” è il titolo del convegno in programma martedì 4 aprile dalle 9 presso l’aula polifunzionale del piano seminterrato della chiesa dell’Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine (piazzale S. Maria della Misericordia, 15). Una ventina di esperti da università, aziende ospedaliere, enti di ricerca e di assistenza italiani e regionali faranno il punto sulle caratteristiche della patologia del gioco d’azzardo, sugli approcci terapeutici più efficaci e attuali e sulle modalità di intervento dei servizi per le dipendenze comportamentali presenti sul territorio. Il convegno è organizzato dall’Università di Udine con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), l’Istituto di Neuroscienze (Ins) e la Società italiana di NeuroPsicoFarmacologia (Sinpf).

 
In Friuli Venezia Giulia «si calcola – dice Matteo Balestrieri, docente di psichiatria del Dipartimento di Area medica dell’Ateneo di Udine - che il numero di giocatori patologici d’azzardo sia in aumento e solo una parte di questi si rivolge ai Servizi per le dipendenze comportamentali attivati in tutte le Aziende sanitarie. A essi, in particolare, nel 2015 si sono rivolti 406 soggetti, con ben 151 nuovi utenti nell’anno».
 
Quando il gioco d’azzardo sfocia in una vera e propria malattia, detta gioco d’azzardo patologico o Gap, «vi sono diversi tipi di intervento per trattarla – spiega Balestrieri -. Il trattamento viene organizzato in équipe composte da figure professionali diverse, che dipendono dalle risorse disponibili nei singoli servizi territoriali». A livello regionale esiste un tavolo tecnico che ha il compito di definire le azioni più utili per realizzare gli obiettivi previsti dalle leggi regionali in materia di Gap.
 
Oggi in Italia la posizione nei confronti del gioco d’azzardo è ancora ambivalente. «Il gioco d’azzardo – sottolinea Balestrieri - rappresenta la terza impresa del Paese, contribuendo al 4% del pil: è regolamentato per legge, ma un forte dibattito esiste a proposito dell’utilizzo di slot machines nei locali pubblici».
 
Il convegno si aprirà alle 9 con i saluti di Matteo Balestrieri e Giovanni Biggio, coordinatore del progetto NeuroGap dell’Istituto di Neuroscienze – Cnr di Cagliari. Alle 9.15 al via i lavori, moderati da Eugenio Aguglia, dell’Università di Catania, e Matteo Balestrieri. Si susseguiranno gli interventi su: Sviluppo cerebrale e sue alterazioni come substrato eziopatogenetico delle dipendenze incluso il GAP (Giovanni Biggio); GAP: dalle evidenze scientifiche alle strategie di intervento (Giovanni Serpelloni, Senior nr-fellow - University of Florida – Drug Policy Institute, Department of Psichatry in the College of Medicine); Alterazioni cognitive e comportamentali nel GAP: un modello neuropsicobiologico integrato (Gabriele Zanardi, Università degli Studi di Pavia, Dipartimento di Sanità Pubblica, Neuroscienze, Medicina Sperimentale e Forense); Approcci farmacologici al trattamento del gioco d’azzardo patologico (Roberto Ciccocioppo, Università degli Studi di Camerino, Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute).
 
Seguirà alle 12 la tavola rotonda Il GAP in Friuli Venezia Giulia. Introdurrà Matteo Balestrieri, modereranno Enrico Moratti (Dipartimento delle Dipendenze – ASUIUD) e Nora Coppola (Direttore di Area promozione salute e prevenzione - Direzione centrale salute, integrazione sociosanitaria, politiche sociali e famiglia). Interverranno: Carlo Benevento (SerT Area Isontina - AAS 2 “Bassa Friulana - Isontina”), Carla Bristot (Referente al tavolo gionale GAP - Dipartimento per le Dipendenze - AAS.5 Friuli Occidentale Pordenone), Gianni Canzian (Dipartimentale Dipendenze - AAS3), Rolando De Luca (Responsabile del Centro di Terapia per ex Giocatori d’azzardo e loro famiglie di Campoformido, Ud), Nora Coppola, Enrico Moratti, Mara Riva (Dipartimento delle Dipendenze – ASUIUD), Valentina Vidal (formatrice regionale sul GAP e referente aziendale al tavolo regionale - AAS 2 "Bassa Friulana-Isontina"), Francesca Vignola (Area Welfare FVG), Duilia Zanon (referente al Tavolo Regionale per il gioco d'azzardo patologico, ASUIUD).
 

Nel pomeriggio alle 14.30 Eugenio Aguglia (Università di Catania) terrà una lettura magistrale dal titolo GAP e comorbilità psichiatrica. A seguire, moderati da Matteo Balestrieri e Fabio Sambataro (Università di Udine, Dipartimento di Area Medica), gli ultimi due interventi su Modelli neuro-computazionali per la prevenzione dei comportamenti problematici e patologici dei giocatori d’azzardo (Matteo Temporin, Università Cattolica del Sacro Cuore - sede di Brescia) e GAP e nuove tecnologie: minacce o risorse? (Roberto Mollica, SERT 3, ATS Città Metropolitana di Milano). Seguiranno la discussione generale e le conclusioni.

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