Venerdì 9 novembre a Poffabro e sabato 17 novembre a Forni di Sopra

Il progetto sperimentale L'Altra Montagna incontra gli abitanti di Forni di Sopra e Frisanco

Seconda tappa di un percorso di confronto diretto con la popolazione delle Dolomiti Friulane per una riflessione condivisa sul patrimonio montano

Che cosa rende unico, ai tuoi occhi, il posto in cui vivi?

A questa e altre domande sono invitati a rispondere, in questi mesi, gli abitanti di due paesi delle Dolomiti Friulane, Forni di Sopra e Frisanco (con la Val Colvera tutta).

L'associazione Isoipse, nell’ambito del progetto sperimentale L’Altra Montagna, invita tutti gli interessati a incontrarsi per provare a trovare, assieme, una voce condivisa, reale e affettuosa, per raccontare i piccoli paesi di montagna.

I primi appuntamenti – uno a Forni di Sopra, sabato 20 ottobre, e uno a Frisanco, giovedì 25 ottobre – sono già stati realizzati. Ora è il momento del secondo incontro, durante il quale i partecipanti ragioneranno assieme su alcuni aspetti specifici della bellezza del proprio territorio, e cominceranno a costruire un racconto collettivo di quel che rende unico, unanimemente, il posto in cui vivono.
 
I prossimi appuntamenti del percorso L'Altra Montagna sono:
·         Venerdì 9 novembre, dalle ore 20 alle ore 22,30
presso la sala del Circolo operaio di Poffabro, in Piazza XX settembre
·         Sabato 17 novembre, dalle ore 15,30 alle ore 18,00
presso la sala del Centro anziani di Forni di Sopra, in via Madonna della Salute 22
Attenzione: l'incontro di Forni di Sopra, dato il maltempo della scorsa settimana e i danni che ha causato, è rimandato rispetto alla data precedentemente concordata con i partecipanti al percorso.
 
Si tratta degli incontri di mezzo di una serie di tre, organizzati sul territorio con l’obiettivo di attivare un percorso di confronto con la popolazione locale, che stimoli una riflessione condivisa sul patrimonio – materiale o immateriale – affidato alla cura di chi abita la montagna.

Il progetto sperimentale di narrazione e comunicazione partecipata del territorio in ottica turistica “L'Altra Montagna” è stato ideato e realizzato dall'associazione Isoipse ed è finanziato dall'Università di Udine e supportato dalla Fondazione Dolomiti UNESCO, dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e dal gruppo di ricerca Terre Alte del C.A.I.

L'Altra Montagna si sviluppa in una prima fase di mappatura, ricerca e interviste del e nel territorio
(in questo caso, il Sistema 4 delle Dolomiti Friulane e d'Oltre Piave, e nello specifico Forni di Sopra e la Val Colvera) e una seconda fase di attivazione di un processo partecipativo di narrazione territoriale.

Isoipse crede fermamente nell'importanza di dare voce ai luoghi attraverso i racconti di chi continua a viverli: in un territorio – quello delle Dolomiti meno turistiche – che va spopolandosi sempre più velocemente, i racconti veri di chi in montagna resiste sono preziosi e vanno raccolti, sistematizzati, organizzati e presentati a chi una montagna forse minore, fatta di silenzi e angoli inesplorati, la cerca come meta anche turistica.

La scommessa, a lungo termine, è
infatti che l'insieme dei tanti sguardi di chi l'Altra Montagna la vive, organizzati in un progetto comunicativo coerente e accattivante, possano diventare un racconto originale e sincero delle Dolomiti meno battute e più autentiche, e che questo racconto condiviso possa diventare oggetto di interesse e strumento turistico.

Per ora, l'associazione Isoipse sperimenterà il progetto in due luoghi tra loro non troppo distanti ma molto diversi delle Dolomiti Friulane, appunto Forni di Sopra e la Val Colvera: i risultati della ricerca e dei due processi partecipativi costituiranno poi una prima base di dati e di esperienza da cui Isoipse partirà, per tracciare le linee guida della fase attuativa del progetto L'Altra Montagna, ovvero, la definizione dettagliata e la realizzazione del progetto comunicativo – a Forni di Sopra e in Val Colvera, forse, o in qualunque altro paese dell'Altra Montagna.

Il progetto

Il progetto nasce nell’ambito di una convenzione di durata biennale tra Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Università di Udine (Dip. DILL) e Parco delle Dolomiti Friulane
nell’ambito dell’ex servizio Paesaggio e Biodiversità e in particolare nel servizio Biodiversità, che dopo la chiusura delle Province si occupa di “Dolomiti UNESCO” ed è il principale referente della Fondazione Dolomiti UNESCO.

In tale convenzione dal titolo “Partecipazione alle attività delle reti funzionali della Fondazione Dolomiti UNESCO e inerenti la promozione delle Dolomiti friulane, nonché la conservazione, la comunicazione e la valorizzazione del bene Dolomiti UNESCO patrimonio dell’umanità”, l'Università di Udine svolge due attività principali, una legata alle attività di Formazione, in collaborazione con il Parco delle Dolomiti Friulane, e l’altra dedicata al Turismo Sostenibile, che ha come obiettivi, sulla base dell’esperienza maturata e delle professionalità presenti, di fornire competenze, metodologie e attività di analisi e di ricerca nell’ambito del turismo sostenibile e di dare supporto alla Rete del Turismo Sostenibile, in particolare nella elaborazione di proposte e contributi scientifici legati alle tematiche e alle attività programmatiche, progettuali e operative con particolare riferimento al territorio regionale e all’area delle Dolomiti Friulane, uno dei nove sistemi che compongono il Bene Dolomiti UNESCO.

L'associazione
ISOIPSE - Sinergie. Stretegie. Territorio

L’associazione bellunese ISOIPSE si propone di contribuire allo sviluppo e alla valorizzazione del territorio montano. Con numerosi progetti, anche molto diversi tra loro (dalla formazione all’organizzazione di eventi, dalla digitalizzazione della cultura alla didattica museale), promuove modelli di sviluppo sostenibile e partecipato, fa ricerca attorno a fenomeni sociali e ambientali contemporanei, incentiva l’incontro intergenerazionale e la creazione di reti sul territorio, sviluppa conoscenza e consapevolezza sulla montagna.

ISOIPSE è un’associazione formata da giovani professionisti di ambiti i più disparati, che hanno scelto di non lasciare la montagna e di unire le proprie competenze, aspirazioni e fantasie per ideare e realizzare progetti sostenibili per lo sviluppo virtuoso del territorio
.

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