Kurdistan iracheno

Udine per la tutela del patrimonio culturale

 Nella provincia di Dohuk, nell’Iraq settentrionale, dallo scorso 25 gennaio gli archeologi dell’Università di Udine sono impegnati, nell’ambito del “Progetto di formazione Terra di Ninive”, nella formazione dei membri della Direzione delle antichità per la protezione e valorizzazione del patrimonio culturale del Kurdistan iracheno settentrionale.

Il progetto, finanziato dalla Cooperazione italiana allo sviluppo del Ministero degli Affari Esteri, dalla Cooperazione internazionale (Task Force Iraq) e diretto da Daniele Morandi Bonacossi, docente di archeologia e storia dell’arte del Vicino oriente antico, prevede anzitutto la ricognizione di superficie che ha permesso finora di individuare già 550 siti archeologici in un’area, mai così estesa per una missione archeologica, di tremila chilometri quadrati.
Il progetto trae le sue origini dal programma di ricerca archeologica condotto nel Kurdistan iracheno (Governatorato di Dohuk) a partire dal 2012 dalla missione archeologica dell’Università di Udine in Assiria, in collaborazione con la Direzione Generale delle Antichità di Dohuk ed Erbil (KRG – Ministero delle municipalità e del turismo), il Ministero del turismo e delle antichità iracheno (State Board of Antiquities and Heritage) e l’Istituto per le tecnologie applicate ai beni culturali del Cnr.
 
Il prof. Daniele Morandi Bonacossi parla dello scempio a Mosul da parte dei miliziani dell’Isis e dei progetti archeologici e di formazione in cui è impegnata l’Università di Udine.
Il servizio è di Elisabetta Damiani, regia e montaggio di Sveva Gregori.

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Sarà presentata anche la visita virtuale del sito di Faida. Consegnato a Morandi Bonacossi il premio internazionale per l’archeologia intitolato a Khaled al-Asaad