Da oggi al 13 giugno presso il Nordic Institute for Theoretical Physics

L’Università di Udine tra gli invitati alla Conferenza di Stoccolma sulla dinamica di particelle dei flussi

Vi partecipano Alfredo Soldati e Cristian Marchioli del gruppo di fluidodinamica del Dipartimento di ingegneria elettrica, gestionale e meccanica

Il gruppo di ricerca di fluidodinamica del Dipartimento di ingegneria elettrica, gestionale e meccanica dell’Università di Udine è tra i circa ottanta studiosi ed esperti provenienti da Europa, Stati Uniti, Cina e Giappone invitati a partecipare, da oggi al 13 giugno, a Stoccolma alla Conferenza su Dynamics of Particles in Flows - Dinamica di particelle in flussi. La Conferenza si svolge presso il Nordic Institute for Theoretical Physics (Nordita) - istituto fondato nel 1957 da Niels Bohr, fisico, matematico e filosofo della scienza, premio Nobel per la fisica nel 1922 – ed è promossa, tra gli altri, dall'Accademia Reale Svedese delle Scienze, che assegna i premi Nobel in chimica e fisica.

A Stoccolma, l’Università di Udine - che è fra le sole tre università italiane invitate all’evento con gli atenei di Roma La Sapienza e Kore di Enna - è rappresentato da Alfredo Soldati e Cristian Marchioli, che presenteranno i risultati di ricerca più recenti ottenuti dal gruppo nel campo della fluidodinamica multifase.

In particolare, il contributo di Marchioli riguarderà la simulazione numerica del processo di rottura di aggregati colloidali, costituiti da piccolissime particelle primarie tenute assieme da forze attrattive di tipo intermolecolare, come ad esempio la forza di van der Waals, in flussi turbolenti. «Questi studi – spiega Marchioli - hanno applicazione sia in campo industriale, come nel processing di colloidi industriali, quali polimeri, ossidi metallici, minerali, o nella flocculazione per il trattamento di acque reflue, sia in campo ambientale, come il trasporto di sedimenti e materiale in sospensione in mari e fiumi».

Alfredo Soldati interverrà invece sulla dinamica di grosse gocce deformabili in turbolenza,con particolare riferimento all'effetto che la turbolenza ha sulla loro rottura (formazione di gocce più piccole) o coalescenza (formazione di gocce più grandi). I contesti applicativi di queste ricerche «riguarda – spiega Marchioli - tutti i processi che coinvolgono scambio di massa in flussi liquido-liquido, come ad esempio i processi di separazione tipi dell'industria petrolifera».

Per ulteriori informazioni:

http://www.nordita.org/timetables/?confid=4368 e http://agenda.albanova.se/conferenceDisplay.py?confId=4368

 

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