Dal 12 al 15 settembre presso la Fiera di Udine

Otre 300 patologi a convegno sulle nuove frontiere della medicina "personalizzata"

Per la prima volta insieme, patologi generali e clinici si confronteranno sui meccanismi che inducono le malattie, dal cancro all'invecchiamento

Si terrà a Udine da mercoledì 12 (apertura alle 16.30) a sabato 15 settembre presso la Fiera di Udine, organizzato dai patologi generali del dipartimento di Scienze mediche e biologiche dell’Università di Udine, il Primo Convegno congiunto dell’area di patologia e diagnostica di laboratorio, che unisce il XXXI Meeting della Società di Patologia e Medicina traslazionale (SIPMeT) e il LXII Congresso dell’Associazione Italiana di Patologia Clinica e Medicina Molecolare (AIPaCMeM). Il Convegno vedrà, dopo molti anni, per la prima volta ricongiunti a convegno medici-ricercatori e clinici dell’area della Diagnostica di laboratorio.

Sono attesi più di 300 fra i maggiori ricercatori e clinici italiani e stranieri nel campo della patologia generale e clinica - scienza che indaga i meccanismi delle malattie – che discuteranno insieme i più recenti risultati delle ricerche che riguardano il rapporto tra infiammazione e malattia, dal cancro alle malattie autoimmuni e a quelle cardiovascolari, all’invecchiamento.

«Si tratta – spiega Francesco Curcio, docente di patologia generale dell’ateneo di Udine e coordinatore del convegno – del primo Meeting che vede riuniti dopo 62 anni medici, biologi e biotecnologi che, insieme, analizzeranno le ricadute pratiche delle più avanzate ricerche sui meccanismi molecolari di malattia e ne verificheranno la trasferibilità al letto del paziente in un contesto di personalizzazione della diagnosi e della terapia».

L’auspicio è che da questo appuntamento a Udine «si possa ripartire – aggiunge Curcio - verso nuove frontiere che consentiranno diagnosi e terapie sempre più efficaci e prive di effetti collaterali perché basate sulla conoscenza delle molecole le cui alterazioni sono responsabili direttamente delle malattie nel singolo individuo».