Progetto strategico di pianificazione giunto alla fase finale

Presentato il Piano paesaggistico regionale

Realizzato dalla Regione con l’Ateneo e la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio

L’Auditorium della Regione di Udine ha ospitato la presentazione del Piano paesaggistico regionale (Ppr), strumento strategico di pianificazione finalizzato alla salvaguardia e alla gestione del territorio e del paesaggio. Il Piano è realizzato dalla Regione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con l’Università di Udine e la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio del FVG. All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore regionale alle infrastrutture e territorio, Mariagrazia Santoro, il soprintendente all’archeologia, belle arti e paesaggio del FVG, Corrado Azzolini, e Mauro Pascolini, coordinatore scientifico per l’Ateneo friulano del Piano.

Il progetto, partito nel 2014, si articola in tre fasi correlate tra loro: inizialmente si è provveduto a pianificare l’attività, decidendo le linee guida da seguire e realizzando 11 workshop in varie zone per spiegare l’importanza e la validità del piano. Successivamente c’è stata la fase della partecipazione, che ha visto il coinvolgimento diretto dei cittadini. Ora, invece, si apre l’ultima parte, quella della sintesi del piano e della strutturazione di norme e attività per la tutela e la valorizzazione del territorio.

All’interno del Piano il ruolo dell’Università di Udine risulta essenziale. L’Ateneo infatti ha sostenuto fin dalle sue prime fasi il progetto offrendo supporto, assistenza e fungendo da ponte tra le istanze dei cittadini e la Regione. Nell’ultima fase, invece, l’Università ha avuto il ruolo di raccogliere i dati e mettere le competenze dei loro docenti a supporto degli operatori regionali.

Al termine del convegno Michel Zuliani delle Unioni territoriali intercomunali (Uti) della Carnia, ha spiegato il funzionamento del WebGis, lo strumento tramite il quale i cittadini possono segnalare elementi di valore o di disvalore del territorio. Tutti questi dati, assieme a quelli emersi dai tavoli di lavoro del percorso partecipativo, concorreranno alla stesura definitiva del Ppr.

«L’Università di Udine ha saputo cogliere l’esigenza di concretezza – ha detto Santoro – rendendo così possibile realizzare un progetto ambizioso, che mira a valorizzare tutto il territorio regionale, facendo emergere le peculiarità paesaggistiche di ogni luogo e cercando di analizzare e risolvere le eventuali criticità».

Il Piano paesaggistico regionale integra la tutela e la valorizzazione del paesaggio all’interno dei processi di trasformazione del territorio, definendo le linee guida per il suo sviluppo sostenibile. Per questo motivo la normativa nazionale individua nel Piano paesaggistico lo strumento principale cui si devono adeguare tutti gli altri strumenti urbanistici. Con l’obiettivo di coinvolgere il più alto numero di cittadini è stato realizzato questo strumento interattivo per raccogliere gli elementi di valore, le criticità e giungere così a una visione condivisa e sostenibile del paesaggio regionale.

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