Appuntamento a Roma il 22 settembre

Prospettive dell’impiego di nanotecnologie in agricoltura

Workshop nell’ambito di NanoInnovation 2021

Si intitola AgriNanoTechniques: Nanomaterials for products and application in agricolture la quinta edizione del workshop finalizzato a presentare e discutere le prospettive dell’impiego delle nanotecnologie nel settore dell’agricoltura. Organizzato dall’Università di Udine in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e l’Università della Tuscia, l’appuntamento si terrà a Roma il 22 settembre, anche quest’anno nell’ambito dell’edizione 2021 di NanoInnovation, manifestazione che costituisce il punto di incontro fra la ricerca e il sistema industriale e imprenditoriale sulle applicazioni delle nanotecnologie. L’evento è in programma da martedì 21 a venerdì 24 settembre presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma La Sapienza.

«Gli studi sulle nanotecnologie applicate alla produzione primaria – spiega Luca Marchiol, del dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali (DI4A) dell’Ateneo di Udine – rappresentano una delle direzioni più promettenti per rispondere alle sfide del Green New Deal. Mediante l’utilizzo di nanostrutture e materiali compositi sarà possibile produrre rispondere all’incremento della domanda mondiale di cibo, energia e acqua, utilizzando in modo più efficiente le risorse naturali».

Il Workshop è articolato in tre sessioni. Nella prima dal titolo Nano-Enabled Agriculture and Green Deal, patrocinata dalla Società Italiana di Agronomia e moderata da Luca Marchiol (DI4A), sarà affrontato il tema della valorizzazione di biomasse di scarto per il recupero di materiali nanostrutturati da impiegare come carriers di sostanze per la nutrizione e protezione delle piante. Tra i relatori, rappresentanti di spin-off della ricerca illustreranno le prospettive del mercato europeo per i fertilizzanti di nuova generazione. Il tema della seconda sessione, organizzata dall’Istituto Superiore di Sanità, riguarda la sicurezza umana e in particolare lo sviluppo di strumenti e metodi per la valutazione degli effetti di nanomateriali ingeriti dall’uomo. La terza e ultima sessione, patrocinata dalla Società Italiana di Fitopatologia e organizzata dall’Università della Tuscia, è dedicata allo sviluppo di nanopesticidi.

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