Cambiamento climatico: in un volume, il punto di vista fisico tecnico

Il libro, realizzato da Gianni Comini e Michele Libralato, affronta il tema a un livello di approfondimento adatto ai corsi universitari ad indirizzo tecnico scientifico

Il cambiamento climatico, probabilmente il più importante dei problemi che l’umanità si trova ad affrontare, è causato dalle concentrazioni atmosferiche eccessive di “gas serra” (come anidride carbonica, metano e protossido di azoto per citare i più importanti). Questi gas hanno la poco gradita proprietà di lasciar passare le radiazioni solari in entrata, ma di ostacolare le radiazioni infrarosse in uscita dalla Terra. Gli impatti del cambiamento climatico sono ormai tali da condizionare le nostre scelte di base più elementari: come adattare l’abitazione, dove programmare le vacanze, che auto acquistare, in quale industria cercare lavoro, che cibi scegliere e quali consumi abbandonare.

In questo quadro, il volume Cambiamento climatico. Il punto di vista fisico tecnico (presentazione pdf), di Gianni Comini, già professore di fisica tecnica presso l’Università di Udine, e Michele Libralato, assegnista di ricerca del Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura dell’Ateneo friulano, e da poco pubblicato presso SGEditoriali di Padova, si propone di far risparmiare tempo e fatica a chi, pur non essendo climatologo di professione, vuole ugualmente informarsi in modo serio sul cambiamento climatico.

A tal fine, nel testo si sono presentati i punti chiave dei Rapporti del Comitato Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (IPCC) e, per completare la panoramica, non si sono trascurate nemmeno le segnalazioni di rischi aggiuntivi provenienti, in “tempo reale”, da fonti molto attendibili (la rivista Nature per prima).

Per facilitare la comprensione si è seguito il ben collaudato format dei volumi didattici: prima le conoscenze di base, successivamente le metodologie utilizzate ed alla fine la presentazione dei risultati ottenuti. Particolare cura è stata dedicata alle esigenze di render sempre note le fonti delle informazioni utilizzate e, allo stesso tempo, di spiegare e non dare mai scontate le affermazioni chiare solo agli addetti ai lavori.

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