Studenti preparati e pronti a scendere in campo. Chiude positivamente anche l’edizione 2020 del corso ade sul tabagismo

Percorso annuale del Dipartimento di Area Medica per una formazione “dedicata” su una dipendenza che attira sempre più giovani

Hanno sicuramente acquisito il know how per affrontare il tabagismo in tutti i suoi aspetti, incrementando così la propria formazione di partenza. A confermarlo sono i dati forniti dai test di valutazione somministrati a inizio e fine percorso ai 50 studenti del V° anno di Medicina che nel mese di maggio hanno preso parte al corso ADE (Attività Didattica Elettiva) dedicato al tabagismo dimostrando così di averne recepito a pieno contenuti e obiettivi. L’annuale appuntamento formativo a cura del Prof. Massimo Baraldo, docente di Farmacologia/Tossicologia presso il Dipartimento di Area Medica - UNIUD, mira infatti con determinazione e costanza, da oltre 10 anni e attraverso un programma intensivo concentrato in poche giornate, a colmare la mancanza, per gli operatori sanitari, di una formazione a lungo termine “dedicata” e inserita nei piani di studio accademici.

Una formazione che diventa ancora più importante all’indomani della Giornata Mondiale senza Tabacco, celebrata come ogni anno il 31 maggio, e occasione per riflettere sui dati divulgati dall’Istituto Superiore di Sanità. Frutto di un’indagine nazionale condotta su un campione di 6 mila persone tra i 18 e i 74 anni, a causa dell’emergenza epidemiologica COVID-19, i numeri ci raccontano uno spaccato per certi aspetti preoccupante.

«Risulta diminuito al 21.9% (-1.4% pari a 630 mila persone) il numero di fumatori rispetto all’anno precedente ma è aumentato il consumo di sigarette da parte di chi invece non ha smesso di fumare passando dalle 11 alle 13 quotidiane, complice probabilmente il lockdown - spiega il Prof. Baraldo, ricordando l’importanza, ribadita a gran voce dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, di puntare con sempre maggiore forza sulla tutela dei giovani dalle strategie manipolatorie dei colossi del Tabacco che vedono in loro nuovi sperimentatori da adescare con stratagemmi d’ogni tipo e prodotti accattivanti, alternativi a quelli tradizionali, spacciati per sistemi a basso rischio per la salute - Gli scenari commerciali si sono arricchiti di sigarette elettroniche e a tabacco riscaldato, cui vengono aggiunti spesso e volentieri aromi particolari e stuzzicanti, per attirare sempre più giovani e garantire alle multinazionali nuovi fumatori per i prossimi 30, 40 o 50 anni. Non si conoscono gli effetti a lungo termine del consumo di questi prodotti ma una cosa è certa: creano dipendenza, se contengono nicotina, rappresentando un grave rischio per la salute».

E dunque come uscire da una patologia che è responsabile del 90% di tutti i decessi per cancro e dell’85% per BPCO – Broncopneumopatia cronico ostruttiva? L’importante è rivolgersi a Centri specializzati come l’Ambulatorio Tabagismo coordinato dal Prof. Baraldo e legato alla SOC Istituto di Farmacologia Clinica, dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale – ASUFC, di cui il docente è anche Direttore. «Oltre a questa struttura, che si occupa di dipendenze e di utilizzo appropriato di specifiche tipologie di farmaci, ci sono anche sette Centri di controllo in Regione e 300 a livello nazionale gestititi dalla Lega Italiana contro i Tumori che, per l’80%, si occupano proprio di tabagismo – specifica il Direttore – Vi si accede tramite impegnativa del medico di base e richiesta di visita specialistica». E se questo ancora non dovesse bastare, c’è infine il Telefono Verde contro il Fumo (TVF) 800554088, un servizio nazionale, anonimo e gratuito promosso dall'Osservatorio Fumo, Alcol e Droga (OssFAD) e attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 16:00.

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