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mercoledì 19 giugno
ore 15:00

Il restauro per immagini. La fotografia come mezzo di indagine, progettazione e documentazione per la storia conservativa fra Otto e Novecento

Il seminario di studi propone una messa a fuoco del ruolo della fotografia come strumento per il restauro. A partire da una disamina storica dell’introduzione delle riprese fotografiche a documentazione delle fasi di restauro – dai cantieri ottocenteschi sino alla definitiva formalizzazione del processo di schedatura nel corso del Novecento – si indagheranno metodi e conseguenze dell’uso della fotografia come mezzo di programmazione, verifica e controllo delle prassi operative di restauro. All’utilizzo come supporto tecnico per l’elaborazione di nuove forme di integrazione (dalla campitura delle lacune alla ricomposizione di complessi decorativi distrutti) si affiancherà l’analisi dell’uso della fotografia come strumento critico e conoscitivo al servizio di storici dell’arte, collezionisti e antiquari. Il confronto fra i casi-studio proposti permetterà, infine, di determinare come l’utilizzo dell’immagine fotografica, nel documentare o configurare ipotetici completamenti o stati originali perduti, abbia aperto la strada ad interventi che hanno inciso sulla storia conservativa delle opere, plasmandone la presentazione in sede museografica fino ai giorni nostri.

Quando

  • 19 giugno, ore 15:00
  • 20 giugno, ore 9:30

Organizzato da

Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale

Contatti

Martina Visentin, Università di Udine
email: martina.visentin@uniud.it

Dove

Sala del Tiepolo, palazzo Caiselli
vicolo Florio 2/b, Udine

giovedì 20 giugno
ore 9:30

Il restauro per immagini. La fotografia come mezzo di indagine, progettazione e documentazione per la storia conservativa fra Otto e Novecento

Il seminario di studi propone una messa a fuoco del ruolo della fotografia come strumento per il restauro. A partire da una disamina storica dell’introduzione delle riprese fotografiche a documentazione delle fasi di restauro – dai cantieri ottocenteschi sino alla definitiva formalizzazione del processo di schedatura nel corso del Novecento – si indagheranno metodi e conseguenze dell’uso della fotografia come mezzo di programmazione, verifica e controllo delle prassi operative di restauro. All’utilizzo come supporto tecnico per l’elaborazione di nuove forme di integrazione (dalla campitura delle lacune alla ricomposizione di complessi decorativi distrutti) si affiancherà l’analisi dell’uso della fotografia come strumento critico e conoscitivo al servizio di storici dell’arte, collezionisti e antiquari. Il confronto fra i casi-studio proposti permetterà, infine, di determinare come l’utilizzo dell’immagine fotografica, nel documentare o configurare ipotetici completamenti o stati originali perduti, abbia aperto la strada ad interventi che hanno inciso sulla storia conservativa delle opere, plasmandone la presentazione in sede museografica fino ai giorni nostri.

Quando

  • 19 giugno, ore 15:00
  • 20 giugno, ore 9:30

Organizzato da

Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale

Contatti

Martina Visentin, Università di Udine
email: martina.visentin@uniud.it

Dove

Sala del Tiepolo, palazzo Caiselli
vicolo Florio 2/b, Udine