Presentazione mercoledì 19 dicembre a palazzo Caiselli

Storiografia artistica e collezionismo in Friuli dal Cinquecento al Novecento

Caterina Furlan ne ricostruisce la storia attraverso
dieci saggi ora pubblicati in un nuovo volume

Lo sviluppo della storiografia artistica e la storia del collezionismo in Friuli dal Cinquecento al primo Novecento è il percorso tracciato attraverso una decina di saggi di Caterina Furlan, ora raccolti ed editi a cura di Chiara Callegari e Paolo Pastres, nel volume “Da Vasari a Cavalcaselle, storiografia artistica e collezionismo in Friuli dal Cinquecento al primo Novecento”. Il libro sarà illustrato mercoledì 19 dicembre alle 17 nel salone del Tiepolo di palazzo Caiselli, in vicolo Florio a Udine. Presenteranno l’opera Donata Levi e Stefano Mason, dell’ateneo di Udine, e Beppe Barbieri, dell’università Ca’ Foscari di Venezia.

«Nel corso del Cinquecento – spiega Caterina Furlan –, in piena fioritura del Rinascimento, anche in Friuli comincia a svilupparsi una riflessione critica e storiografica sulle arti che, prendendo spunto dalle scarne indicazioni offerte dal Vasari nelle “Vite”, sfocerà nella fondamentale “Storia delle belle arti friulane” di Fabio di Maniago, pubblicata a Venezia nel 1819». Raccogliendo e perfezionando le notizie fornite dagli eruditi settecenteschi «l’opera – continua Furlan – costituirà a sua volta il punto di partenza per le successive indagini di Giovanni Battista Cavalcaselle, al quale dobbiamo, tra l’altro, il primo inventario degli oggetti d’arte della provincia del Friuli. Parallelamente si registra a diversi livelli sociali un interesse di carattere collezionistico non solo per i dipinti e le “anticaglie”, ma anche per la grafica».

Caterina Furlan, è professore ordinario di Storia dell’arte moderna all’Università di Udine e preside della facoltà di Lettere e Filosofia. Specialista di arte del Rinascimento, ha al suo attivo numerose pubblicazioni, tra cui uno studio su Giovanni da Udine, in collaborazione con Nicole Dacos (Udine, Casamassima, 1987) e una monografia sul Pordenone (Milano, Electa, 1988). Interessata anche a problemi di storiografia artistica, ha curato l’edizione critica della “Storia delle belle arti friulane” di Fabio di Maniago (Udine, Forum, 1999) e promosso un convegno internazionale di studio sulla storiografia artistica in Italia e in Europa tra Sette e Ottocento, seguito dalla pubblicazione dei relativi atti (Udine, Forum, 2001).

Chiara Callegari ha compiuto gli studi universitari a Udine, dove si è laureata con una tesi sulle stampe veneziane del Cinquecento. Dottore di ricerca in Storia dell’arte, si occupa di grafica con particolare riguardo al rapporto tra testo e immagine. Titolare di un assegno di ricerca, ha in preparazione una monografia su Andrea Schiavone incisore. Paolo Patres, dopo essersi laureato a Udine con una tesi sul taccuino lombardo di Luigi Lanzi, ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Storia e critica dei beni artistici all’Università Statale di Milano. Studioso di storia della critica d’arte, ha in preparazione un lavoro sulla corrispondenza tra Luigi Lanzi e l’erudito Mauro Boni.

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