Turismo fotografico e della memoria in Friuli Venezia Giulia

Convegno a Gorizia, martedì 5 dicembre, dalle 10, nell’aula Bommarco

Esplorare i molti aspetti dei turismi di nicchia, in particolare del turismo fotografico e del turismo della memoria e delle radici. È quanto si propone il convegno “Turismo fotografico e delle memorie in Friuli Venezia Giulia: connessioni, contaminazioni e sviluppi futuri” organizzato dall’Università di Udine martedì 5 dicembre, alle 10, nell’aula Bommarco a Gorizia (Corso Verdi 5). L’incontro sarà coordinato da Gian Pietro Zaccomer e Antonella Pocecco.

Il convegno intende offrire una base di discussione per ricercatori, professionisti del settore, studenti e appassionati. I relatori afferenti a diverse discipline avranno l’opportunità di condividere le loro esperienze, presentare ricerche e stimolare una riflessione critica sulle implicazioni culturali, sociali ed economiche di tali forme di turismo. L’incontro mira anche a fornire nuove prospettive, a promuovere la collaborazione e a delineare le future direzioni di ricerca.

«I turismi di nicchia – spiega Gian Pietro Zaccomer – stanno assumendo sempre maggiore importanza nell’attuale mercato poiché seguono specifici interessi o passioni delle persone. Nel caso del turismo fotografico, l'obiettivo è viaggiare per catturare scatti unici di luoghi, eventi o persone. Inoltre, questi tipi di turismo offrono il notevole vantaggio di integrarsi tra loro, ed è proprio questo aspetto che consente agli operatori di mercato di proporre pacchetti viaggio unici e ben mirati».

Sull’altro versante, Antonella Pocecco evidenzia come «anche il turismo della memoria in senso stretto costituisca a livello internazionale un ambito di crescente interesse, sia per i visitatori-turisti che per gli operatori, sebbene l’equilibrio fra l’azione individuale di recarsi in un luogo per commemorare, cioè ‘presentificare’ il passato ivi racchiuso mediante le proprie emozioni, e la promozione del territorio a livello socio-economico e culturale, sia estremamente instabile e non privo di rischi».

L’evento è promosso nell’ambito delle attività dei gruppi di ricerca STuFo (Gruppo di Studio sul Turismo Fotografico) e MECOME (Memoria collettiva e media) del Dipartimento di Lingue e letterature, comunicazione, formazione e società dell’Ateneo e dal Centro polifunzionale di Gorizia.

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