La sfida della filosofia oggi è di affrontare il tema della rivoluzione digitale senza cadere nella dicotomia apocalittici-integrati, senza cioè giudicare, ma con l’intento di comprendere il cambiamento oggettivamente in atto. Questo vale anche per la gnoseologia e il suo corollario pedagogico: che la tecnologia abbia cambiato il nostro rapporto con la conoscenza è ormai una certezza, ma comprendere gli effetti e le modalità attraverso cui questo processo avviene è ancora in discussione, anche nel mondo della scuola, che per impellenti ragioni sanitarie è stato recentemente coinvolto (in certi casi travolto) dall’introduzione di strumenti informatici nelle prassi didattiche. Quali lezioni possiamo trarre dal recente passato e quali invece predisporre per il prossimo futuro? Ne parliamo con filosofi e pedagogisti provenienti da atenei di tutta Italia.
Evento organizzato nell'ambito dell'assegno di ricerca "La Dad alla luce dell'interpretazione deleuzeana del Passaggio dalle società disciplinari alle società di Controllo" (responsabile scientifico: Luca Taddio; beneficiaria: Silvia Capodivacca), finanziato dal Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale (DIUM) dell'Università di Udine.