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giovedì 31 maggio
dalle 16:00 alle 19:00

Goals a grappoli: le biotecnologie sostenibili in agricoltura e gli SDGs

Molte ricerche anche in Italia dimostrano che il miglioramento genetico esiste già in natura e l'uomo lo ha incoraggiato millenni fa con la selezione e l'addomesticamento delle piante fino alle attuali biotecnologie, che consentono di produrre di più, consumando meno risorse e riducendo l'inquinamento.
Mediante la "modificazione mirata del patrimonio genetico" (genome editing) si può produrre in una varietà coltivata (es. frumento) una qualsiasi mutazione favorevole, senza introdurre nuovi geni. Il risultato è un frumento resistente alle malattie e coltivabile riducendo l’uso di prodotti chimici e di acqua. Secondo alcuni agricoltori e ambientalisti la "modificazione mirata del patrimonio genetico" potrebbe causare molte mutazioni a catena, inattese e negative con possibili implicazioni per la sicurezza di alimenti, mangimi e ambiente. Inoltre, essi mettono in luce le questioni etiche derivanti da un utilizzo improprio o incontrollato di queste tecniche. L'evento intende mettere a confronto le due visioni, mediante l'intervento di diversi, qualificati esponenti.

Quando

  • 31 maggio dalle 16:00 alle 19:00

Organizzato da

Dipartimento di Scienze economiche e statistiche

Contatti

Stefania Troiano, docente Università di Udine
email: troiano@uniud.it

Dove

Sala Tomadini, Università di Udine
via Tomadini 30/a, Udine

giovedì 31 maggio
dalle 19:00 alle 20:30

Aperture claustrali: "Le città proibite"