Intento del convegno interdisciplinare, organizzato da Elena Fabbro e Paolo Ferrari, è quello di indagare da un lato i processi storici che si orientano all’individuazione di un avversario come bersaglio per la realizzazione delle proprie finalità (esplicite o meno) e/o come strumento di autodefinizione, prima antitetica, per poi - una volta sconfitto - focalizzare la propria pienezza esistenziale, nonché le dinamiche che trasformano l’avversario politico in “nemico”, con il quale non vi può essere dialogo o confronto e che deve pertanto essere annientato. Dall’altro saranno esaminati i processi simmetrici, intesi a ricostruire nelle stesse situazioni il tratto di comune umanità, e dunque un terreno comune di dialogo dopo lo scontro che aveva sancito una irrimediabile alterità.
Il campo di indagine è quello dell’antichità classica (a partire dall’epica omerica con un particolare focus al confronto agonale sulla scena ateniese) e al polo opposto il terreno anche esperienziale della contemporaneità,
Il convegno coinvolgerà studiosi di discipline differenti, a partire da docenti del Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale, per approfondire dinamiche che hanno attraversato e attraversano periodi ed esperienze storiche diverse.