Giornate di studio a cura di Luca Pietro Nicoletti (DIUM), Cristina Casero (Università di Parma), Lara Conte (Università Roma Tre).
La fortuna del Surrealismo nell’arte italiana non è immediata né esplicitamente conclamata. La rivoluzione surrealista, con le sue istanze innovative che coinvolgono non soltanto i linguaggi ma il senso stesso della prassi artistica, si trasforma però in una linfa vitale che, dopo la guerra, rende fertile un panorama culturale aperto a nuove suggestioni. Questa giornata di studio intende portare l’attenzione sulla ricezione e l’eredità del Surrealismo nel clima della ricostruzione postbellica in Italia attraverso la presentazione di casi studio particolarmente significativi che permettono di delineare una geografia estesa ed eccentrica e di far emergere narrazioni disperse, relazioni in divenire, nuove possibilità interpretative. Tra gli interventi si segnala la partecipazione del prof. Alessandro Del Puppo e del dott. Pietro Luca Nicoletti del Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale.
La fortuna del Surrealismo nell’arte italiana non è immediata né esplicitamente conclamata. La rivoluzione surrealista, con le sue istanze innovative che coinvolgono non soltanto i linguaggi ma il senso stesso della prassi artistica, si trasforma però in una linfa vitale che, dopo la guerra, rende fertile un panorama culturale aperto a nuove suggestioni. Questa giornata di studio intende portare l’attenzione sulla ricezione e l’eredità del Surrealismo nel clima della ricostruzione postbellica in Italia attraverso la presentazione di casi studio particolarmente significativi che permettono di delineare una geografia estesa ed eccentrica e di far emergere narrazioni disperse, relazioni in divenire, nuove possibilità interpretative. Tra gli interventi si segnala la partecipazione del prof. Alessandro Del Puppo e del dott. Pietro Luca Nicoletti del Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale.