La Biblioteca Austriaca di Udine inaugura la sua nuova sede all’interno della Biblioteca Umanistica dell’Università di Udine, negli spazi ampi e luminosi di via Mantica.
Interverranno il delegato alle biblioteche Andrea Tilatti, il direttore del Forum Austriaco di Cultura, Herbert Jäger, autorità del ministero degli Esteri austriaco, la direttrice della Biblioteca Austriaca e docente di linguistica tedesca, Sonja Kuri, la consulente scientifica e docente di letteratura tedesca e austriaca, Elena Polledri.
Il quartetto austriaco Auner si esibirà presentando estratti dal "Jagdquartett" KV 458 di W.A. Mozart e il “Wutmarsch” di Johanna Doderer.
Il patrimonio bibliografico della Biblioteca Austriaca di Udine vanta ad oggi complessivamente oltre 6 mila volumi, 40 riviste e un ricco patrimonio audio e video, ed è in continua espansione grazie ai finanziamenti del Ministero austriaco. «Da sempre – spiega la direttrice Sonja Kuri - è parte integrante della Biblioteca Umanistica dell’Ateneo udinese, che vede così valorizzata la sua vocazione naturale e geografica di fare da ponte culturale tra l’Italia e l’Austria e intensificare il dialogo tra le culture dell'area mitteleuropea».
Interverranno il delegato alle biblioteche Andrea Tilatti, il direttore del Forum Austriaco di Cultura, Herbert Jäger, autorità del ministero degli Esteri austriaco, la direttrice della Biblioteca Austriaca e docente di linguistica tedesca, Sonja Kuri, la consulente scientifica e docente di letteratura tedesca e austriaca, Elena Polledri.
Il quartetto austriaco Auner si esibirà presentando estratti dal "Jagdquartett" KV 458 di W.A. Mozart e il “Wutmarsch” di Johanna Doderer.
Il patrimonio bibliografico della Biblioteca Austriaca di Udine vanta ad oggi complessivamente oltre 6 mila volumi, 40 riviste e un ricco patrimonio audio e video, ed è in continua espansione grazie ai finanziamenti del Ministero austriaco. «Da sempre – spiega la direttrice Sonja Kuri - è parte integrante della Biblioteca Umanistica dell’Ateneo udinese, che vede così valorizzata la sua vocazione naturale e geografica di fare da ponte culturale tra l’Italia e l’Austria e intensificare il dialogo tra le culture dell'area mitteleuropea».