Promossa dalla Conferenza dei rettori delle università italiane

20 marzo, Università svelate: prima Giornata nazionale delle università

L’Ateneo friulano si apre alla cittadinanza. I messaggi del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e della ministra dell'Università e della ricerca, Anna Maria Bernini

Il messaggio della ministra dell'Università e della ricerca, Anna Maria Bernini

Una giornata di condivisione con i cittadini del patrimonio scientifico e culturale che l’università produce per la società che la sostiene. È l’obiettivo della prima edizione di “Università svelate”, la Giornata nazionale della università promossa dalla Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui) in programma mercoledì 20 marzo, in coincidenza con la Giornata internazionale della felicità.

In una lettera al presidente della Crui, Giovanna Iannantuoni, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sottolinea come «“svelare le università” significa mettere in rilievo il ruolo cruciale svolto dagli atenei nella formazione culturale dei giovani e, dunque, nello sviluppo della Repubblica. Significa rafforzare le connessioni tra centri di cultura e ricerca e comunità, contribuendo alla diffusione della conoscenza, alla partecipazione alla vita pubblica, al consolidamento della coesione sociale. Significa – evidenza Mattarella – saper guardare al futuro.

«La promozione dello sviluppo della cultura e della ricerca scientifica, principio fondamentale sancito dalla Costituzione – continua il Capo dello Stato –, trova nella preziosa attività degli atenei un propulsore privilegiato per la crescita del capitale umano, vera forza del Paese.

«Oggi aprendo al pubblico le strutture, i complessi monumentali e museali in cui hanno sede, le università colgono l’occasione di mostrare la loro missione, incrementando la loro stessa identità. A tutti gli atenei – conclude il presidente – va l’apprezzamento per la loro attività e l’auspicio che continuino ad essere, come lo sono stati nei secoli, fattore di coesione e innovazione».

La ministra dell’Università e della ricerca, Anna Maria Bernini, nel suo messaggio video spiega che «l’università è parte della nostra comunità, la sua storia è la nostra storia». Propone poi tre parole chiave per descrivere l’università nel suo territorio.

«Innovativa: dobbiamo interpretare al meglio un mondo che cambia ogni giorno – sottolinea Bernini – unendo creatività, ricerca, scienza, lavoro, studio, solidarietà, progresso. Non è una scelta è un nostro dovere. Incisiva: è quello che chiediamo all’università nel suo territorio – evidenzia la ministra –. La capacità di tracciare un percorso. Dall’università nascono modelli per vivere meglio, per un benessere condiviso, per preparare il futuro. Inclusiva: abbiamo tutti un ruolo e l’università – afferma Bernini – è una parte di noi. Condividiamo energie, aspettative, impegno che cresce insieme con il contributo di tutti coinvolgendo il mondo della ricerca, gli enti locali, le imprese, le associazioni, tutti.

«La conoscenza è la chiave che apre ogni porta – conclude la ministra Bernini –. Apriamo l’università, apriamoci all’università. Siamo sempre tutti studenti della vita e nella vita».

Per il rettore dell’Ateneo friulano, Roberto Pinton, «l’università è di tutti, non è solo di chi studia, insegna, fa ricerca, lavora. L’università deve essere sempre più un patrimonio di ogni cittadino. Questa giornata rappresenta una opportunità unica per celebrare, in condivisione con il territorio, il sapere e l’istruzione, che sono il fondamento per il progresso di ogni società».

All’Università di Udine l’iniziativa, aperta a tutti, è declinata in cinque momenti dedicati alla comunità, alla sperimentazione e sinergia con il territorio, alla tutela del patrimonio, alla ricerca e alla divulgazione. Per informazioni e prenotazioni www.uniud.it/uniudsvelata

La giornata - Le iniziative partiranno alle 8 con “Il buongiorno si vede dal mattino”. Nei poli umanistico (palazzo Antonini), economico-giuridico (via Tomadini) e scientifico (via delle Scienze) si terrà il “Concerto del risveglio”, a cura degli studenti del Conservatorio “Jacopo Tomadini” di Udine, e si potrà partecipare alla “colazione condivisa” con studenti, tutor e rappresentanti.

L’università è anche sperimentazione e sinergia con il territorio, in particolare su aspetti fondanti la vita comune. Così alle 9.30, all’auditorium della Biblioteca scientifica inizierà il convegno “Acqua in un clima che cambia: progetti e strategie per la transizione idrica”. Un incontro dedicato al rapporto tra risorse idriche e cambiamento climatico e alle maggiori criticità nella regione.

Università e tutela del patrimonio è un binomio imprescindibile e l’Ateneo udinese, dalle 14.30 dà la possibilità di visitare, a palazzo Florio (via Palladio 8) la Biblioteca Florio. La Biblioteca, di interesse regionale, comprende oltre 13 mila volumi, che rispecchiano il meglio della cultura settecentesca italiana ed europea, e alcuni preziosi manoscritti tre-quattrocenteschi. Si aggiungono, inoltre, i classici greci e latini, la poesia arcadica, opere di storia naturale, archeologia e agronomia. Nel 2013 fu donata all’Ateneo dal professor Attilio Maseri. Da allora ha ritrovato la sua collocazione originaria nel palazzo di residenza dei Florio, oggi una delle sedi dell’Università.

Università e ricerca, anche della felicità, vanno di pari passo quindi dalle 16, nella sala Gusmani di Palazzo Antonini (via Petracco 8) si terrà l’ilncontro “Felicità: diversi modi per conquistarla”. In programma l’esibizione del violinista Lucio Degani a cura dell’Accademia Ricci e gli interventi di: Cristiano Crescentini, “Psicologia clinica positiva, mindfulness e felicità”; Tiziano Toracca, “Sì, egli sapeva, sapeva che cos’era; ma come tante cose si sanno, a cui non si è dato mai importanza: l’irruzione epifanica della felicità”, e Caterina Mazzanti, “Il diritto alla felicità nel posto di lavoro”.

Università è divulgazione specie su questioni delicate come quelle riguardanti la salute. Alle 18, nell’aula 3 del polo economico giuridico (via Tomadini 30/a) appuntamento dedicato al tema “Invecchiamento: possiamo solo prevenirlo o anche curarlo?”. Ne parleranno Massimo Robiony, “Umanizzazione delle cure: leadership e benessere”, Antonio Paolo Beltrami, “Aspetti genetici ed epigenetici dell’invecchiamento”, Barbara Frossi, “Immunosenescenza”, Gianluca Tell, “Riparazione del Dna e invecchiamento”. Modera l’incontro Daniela Cesselli.