Dal 13 al 17 novembre ha studiato da vicino l’università friulana
Accreditamento delle università: all’Ateneo la Commissione di esperti dell’Anvur
Ha valutato le sedi di Udine, Gorizia e Pordenone, due dipartimenti, due dottorati e sette corsi di studio e incontrato oltre 400 tra docenti, ricercatori, studenti e personale
Audizioni con oltre 400 tra docenti, ricercatori, studenti, personale e portatori d’interesse; visite e valutazioni di tre sedi (Udine, Gorizia, Pordenone), due dipartimenti, due corsi di dottorato e sette corsi di laurea. È il lavoro svolto all’Università di Udine dalla Commissione di esperti della valutazione (Cev) dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur) durante la visita effettuata dal 14 al 17 novembre. La visita era finalizzata all’accreditamento periodico dell’Ateneo friulano nell’ambito delle procedure di accreditamento delle università italiana coordinate dall’Anvur. La Commissione era composta da 16 esperti di sostenibilità economico-finanziaria, di sistema, disciplinari e di studenti. Una prima fase della valutazione era stata effettuata da remoto dal 25 al 27 ottobre. L’Università di Udine è stata uno dei primi atenei italiani a essere soggetto al processo di valutazione. La precedente visita infatti si era svolta nel 2016.
«Esprimo grande soddisfazione – ha detto il rettore Roberto Pinton, al termine della visita della Commissione – e un sentito ringraziamento, in particolare, a tutti coloro che, con grande professionalità e generosità istituzionale, hanno contribuito a predisporre il materiale documentale e hanno partecipato alle audizioni e, più in generale, all’intera comunità accademica che è coinvolta quotidianamente nei percorsi di miglioramento della qualità dell’Ateneo».
Obiettivo - La visita ha permesso agli esperti di ascoltare le varie componenti della comunità accademica per raccogliere elementi di approfondimento sui cinque ambiti oggetto di valutazione: corsi di laurea, corsi di laurea magistrale, dipartimenti, dottorati di ricerca e sedi. A ciò si è aggiunta l’approfondita analisi documentale sull’Ateneo e le attività che la Commissione aveva effettuato in precedenza. Sulla base dell’esito della visita e dopo la verifica della permanenza dei requisiti per l’accreditamento iniziale e dei requisiti di qualità richiesti, il Ministero dell’università e della ricerca, su proposta dell’Anvur, concede l’accreditamento periodico delle sedi, di durata massima quinquennale. La visita rientra nelle azioni previste dalla legge 240/2010 (la legge Gelmini) che ha introdotto un sistema di valutazione periodica dell’efficienza e dei risultati conseguiti nell’ambito della didattica e della ricerca dalle singole università e dalle loro articolazioni interne, basato su criteri e indicatori stabiliti dall'Anvur.
Strutture e corsi valutati - I dipartimenti interessati sono stati il Politecnico di ingegneria e architettura e quello di Studi umanistici e del patrimonio culturale. I corsi di dottorato di ricerca esaminati sono Ingegneria industriale e dell'informazione e Storia dell’arte, cinema, media, audiovisivi e musica. Dei sette corsi di studio valutati, quattro sono corsi di laurea: Allevamento e salute animale; Banca e finanza, sede di Pordenone; Discipline dell’audiovisivo, dei media e dello spettacolo (Dams), sede di Gorizia; Internet of things, Big data, Machine learning. Gli altri tre corsi sono le lauree magistrali in Architettura; Giurisprudenza (a ciclo unico), Medicina e chirurgia (a ciclo unico).
Due fasi - La prima fase della visita (da remoto) è stata dedicata ai dottorati di ricerca e ai corsi di studio, tranne Medicina e chirurgia. Questo corso è stato visitato nella seconda fase, in presenza, indirizzata anche all’intera sede dell’Ateneo, ai dipartimenti e a tutte le strutture dei corsi di studio (distribuiti tra le sedi di Udine, Gorizia e Pordenone).
La Cev - Fanno parte della Commissione: la presidente, Maria Teresa Zanola (Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano); la coordinatrice, Monica Campana (Università di Ferrara); l’esperto di sostenibilità economico-finanziaria, Francesco Cellerino (Università del Piemonte Orientale); gli esperti di sistema, Carlo Della Rocca (Università di Roma “La Sapienza”), Massimo Messori (Politecnico di Torino), Nazzareno Re (Università di Chieti-Pescara); gli esperti disciplinari, Clelia Buccico (Università della Campania “Luigi Vanvitelli”), Maria Beatrice Failla (Università di Torino), Salvatore Ruggieri (Università di Pisa), Cristina Simone (Università di Roma “La Sapienza”), Maria Grazia Streppavara (Università di Milano “Bicocca”), Andrea Tartaglia (Politecnico di Milano), Maria Tempesta (Università di Bari); esperti di studenti, Gianmarco Arabia (Università di Brescia); Gabriele Maimone (Università di Messina), Elisa Sartorelli (Università “Ca’ Foscari” Venezia).