Addio a Vladimiro Zagrebelsky, insigne giurista e giudice alla Corte europea dei diritti dell’uomo: il ricordo dell’Ateneo

Fu protagonista di diversi eventi organizzati dal Dipartimento di Scienze giuridiche con la Scuola superiore e l’Ordine degli avvocati

L'intervento di Vladimiro Zagrebelsky

Profondo cordoglio all’Università di Udine, e al Dipartimento di Scienze giuridiche in particolare, per la scomparsa di Vladimiro Zagrebelsky, giudice della Corte europea dei diritti dell’uomo dal 2001 al 2010. Libero docente in diritto penale, Zagrebelsky prima del mandato alla Corte di Strasburgo era stato magistrato dal 1965 al 2001. All’Ateneo friulano l’insigne giurista è stato protagonista di due contributi fondamentali.

Nel 2017 aveva partecipato a una iniziativa formativa sulla “Convenzione europea dei diritti umani, valore interno e resistenze nazionalistiche”. Oltre 400 partecipanti – tra studenti, docenti, avvocati e cittadini – avevano affollato l’aula Strassoldo per seguire la sua lezione. L’incontro era stato organizzato dal Dipartimento di Scienze giuridiche con la Scuola superiore “di Toppo Wassermann” dell’Ateneo, l’Ordine degli avvocati di Udine e la Camera penale friulana.

Nel marzo 2024 Zagrebelsky si era dedicato alla giurisprudenza della Corte di Strasburgo in materia carceraria nell’ambito del ciclo di incontri “Della pena che non sia solo pena: qualcosa di nuovo sul fronte carcere?”. Una serie di appuntamenti promossi dalla Scuola superiore in collaborazione con associazione Sisifo, la Camera penale friulana e la Scuola di studi superiori “Ferdinando Rossi” dell’Università di Torino.

«Il Dipartimento di Scienze giuridiche e l’Ordine degli avvocati di Udine non possono che partecipare in modo sentito al dolore per la scomparsa di Vladimiro Zagrebelsky – afferma la direttrice, Silvia Bolognini –. Abbiamo perso un giurista non solo di profonda cultura, ma anche di raro equilibrio e innata cortesia, al quale saremo sempre grati per avere impreziosito con la sua presenza diversi incontri di studio organizzati presso le nostre sedi» conclude la professoressa Bolognini.

«Piangiamo la perdita non solo di un intellettuale rigoroso e sempre aperto al dialogo, ma anche di una persona amica, dalle straordinarie qualità umane – sottolineano i professori Andrea Scella e Laura Montanari, docenti rispettivamente di Diritto processuale penale e di Diritto pubblico comparato presso il Dipartimento di Scienze giuridiche –. Siamo sicuri che molti dei nostri studenti conserveranno a lungo il ricordo di Vladimiro Zagrebelsky e delle sue impeccabili argomentazioni».