Protagoniste le innovazioni tecniche, commerciali e sociali all’insegna dell’economia circolare

Aerogel, sfide e opportunità di impiego

Dal 29 al 31 maggio, al polo dei Rizzi, un evento formativo internazionale

È dedicata al mondo degli aerogel, materiali considerati all’avanguardia, la scuola di formazione internazionale in programma all’Università di Udine da mercoledì 29 a venerdì 31 maggio. Intitolata “ECO AERoGELS - Innovazioni tecniche, commerciali e sociali degli aerogel verso l'economia circolare” è organizzata dal Gruppo di Scienze e tecnologie alimentari del Dipartimento di Scienze Agroalimentari, ambientali e animali (DI4A). Rivolta in particolare a ricercatori, la tre giorni ha l’obiettivo di esplorare le sfide e le opportunità presentate da questi materiali in diversi settori, tra cui alimentare, energetico, ambientale e medico.

Negli spazi della Biblioteca tecnologica e scientifica dei Rizzi (via Fausto Schiavi 44) si riuniranno, dalle 9 di ciascuna giornata, docenti, ricercatori e rappresentanti aziendali da tutta Europa per condividere gli sviluppi della ricerca, esperienze e progetti innovativi. Previste varie sessioni tecniche con casi studio, riguardanti fonti e processi produttivi – in particolare basati sulla valorizzazione dei rifiuti – e le possibili applicazioni, sempre nell’ottica della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico. La training school riunirà più di venti docenti provenienti da oltre dieci paesi europei ed extraeuropei.

«Gli aerogel – sottolinea Lara Manzocco, docente di Tecnologie alimentari all’Ateneo friulano, tra gli organizzatori dell’evento formativo – sono materiali incredibilmente leggeri e porosi. Sono stati definiti "i solidi più leggeri del mondo" perché composti principalmente da aria. Le possibilità di utilizzo riguardano diversi ambiti: dall’isolamento termico di edifici e veicoli alla purificazione di aria e acqua. La struttura porosa – spiega infatti Manzocco – conferisce loro una elevata capacità di assorbire inquinanti, caratteristica che li rende particolarmente adatti alla produzione di filtri. Possono inoltre trovare applicazione nel settore farmaceutico per il rilascio controllato di farmaci; in quello medico per la ricostruzione di tessuti; in quello alimentare, ottenendoli anche da scarti delle lavorazioni, per produrre imballaggi leggeri e resistenti o nuovi alimenti arricchiti con sostanze nutritive. Le prospettive future degli aerogel sono davvero molteplici».

L’evento formativo è stato organizzato dall’Ateneo con il sostegno dell’Unione Europea (azione COST), dell’associazione European Polysaccharide Network of Excellence (EPNOE), della Fondazione Friuli, di due rilevanti aziende del settore alimentare (Barilla e Unigrà) e di una delle principali case editrici di riviste scientifiche (Elsevier). Per maggiori informazioni sulla tre giorni cliccare qui.