Antimafia, accordo tra Osservatorio regionale e Dipartimento di Scienze giuridiche

Obbiettivo: iniziative di formazione, orientamento, ricerca, comunicazione e diffusione dei risultati sulla prevenzione e il contrasto alle attività delle criminalità organizzate

«Per conoscere e contrastare la criminalità organizzata servono strumenti e competenze adeguate. Le istituzioni hanno il dovere di tracciare la strada e di sostenere la formazione dei giovani affinché diventino protagonisti di una stagione nuova di speranza».

È il videomessaggio di saluto inviato dal presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin – impegnato a Trieste con i lavori d’Aula – alla conferenza stampa di presentazione dell’accordo quadro sottoscritto tra l’Osservatorio regionale antimafia e il Dipartimento di Scienze giuridiche dell'Università di Udine. Assente giustificato Bordin, alla presentazione dell’accordo c’erano i vertici uscenti dell’Osservatorio: il presidente Enrico Sbriglia, la vice Barbara Clama, Lorenzo Pillinini e Paolo Tomasin. Per l’Università di Udine erano presenti la direttrice del dipartimento Elena D'Orlando e il delegato dipartimentale per i tirocini Paolo Cuomo.

«La criminalità organizzata è capace di reinventarsi – ha evidenziato il presidente dell’Assemblea legislativa – ed è necessario conoscere i suoi fenomeni, dal caporalato all’usura, all’estorsione, per poterli contrastare. Per fare questo, servono strumenti e competenze giuridiche, economiche e sociali adeguate e in quest'ottica – ha spiegato Bordin – si inserisce l’attività dell’Osservatorio che, in passato, ha già attivato dei tirocini curriculari in collaborazione con gli atenei e istituito premi di laurea per studenti che hanno affrontato nelle tesi i temi della legalità».

Il nuovo accordo pone in essere un’ulteriore collaborazione tra le due realtà, per portare i temi del contrasto alla criminalità organizzata nei programmi accademici. L’obiettivo è progettare iniziative di formazione, orientamento e ricerca, comunicazione e diffusione dei risultati su differenti aspetti legati al tema della prevenzione e del contrasto alle attività delle criminalità organizzate.

«Ognuno di noi è chiamato a fare la sua parte nella promozione della legalità – ha aggiunto il presidente del Consiglio regionale –. Solo tutti insieme possiamo dire basta alla sopraffazione e alla prepotenza, spezzando quei legami di connivenze che rischiano di tenere incatenato il futuro del Paese. La nostra legislazione è certamente all’avanguardia nel mondo, ma non va abbassata la guardia».

Bordin ha colto l'occasione di oggi anche per ringraziare l'Osservatorio antimafia e in particolare il presidente Enrico Sbriglia, «che in questi anni – ha dichiarato – ha contribuito in maniera decisiva con passione ed impegno a far diventare l’Osservatorio uno strumento prezioso di indagine e di riflessione sul fenomeno della criminalità organizzata. Il presidente Sbriglia con il suo impegno e la sua dedizione ha reso onore all’istituzione, valorizzando l’organismo stesso. In questo anno – ha concluso Bordin – ho avuto modo di confrontarmi su più argomenti, condividendo e apprezzando il suo punto di vista».

L’Osservatorio regionale antimafia (Ora), istituito per legge dal Consiglio regionale nel 2017, ha l’obiettivo di promuovere la cultura della legalità e quindi prevenire e contrastare i fenomeni di criminalità organizzata di tipo mafioso. È un faro acceso sulla realtà economia e sociale del territorio per fare emergere le criticità e per individuare e valorizzare le azioni positive esistenti. Un riferimento utile per il legislatore, ma anche per i cittadini: nel sito istituzionale è inserito il modulo che può essere compilato, anche in forma anonima, per quesiti, proposte e segnalazioni.