A Biacis di Pulfero, nelle valli del Natisone

Archeologia in Friuli, al via la quarta campagna di scavi nel castello di Ahrensperg

I ricercatori dell’ateneo udinese porteranno completamente alla luce i resti del fortilizio

È iniziata nell’area del castello medievale di Ahrensperg, a Biacis di Pulfero (Udine), la quarta campagna d’indagine archeologica organizzata dal dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali dell’Università di Udine. Le ricerche dureranno circa un mese. L’obiettivo è mettere in luce completamente quanto rimane dell’edificio quadrangolare individuato durante gli scavi dello scorso anno e comprendere l’apparato difensivo del maniero in rapporto col territorio. Alla campagna, diretta da Simonetta Minguzzi, docente di Archeologia medioevale, partecipano una quindicina di studenti, laureati, specializzandi e dottorandi dell’ateneo friulano. «Le indagini archeologiche del 2009 – spiega Minguzzi – fanno supporre per il castello una vita e vicende più articolate di quanto riportato dalle notizie storiche in nostro possesso».
 
La storia del castello di Ahrensperg è caratterizzata da un assedio del Conte di Gorizia nel 1306 e da una distruzione per ordine del Patriarca avvenuta nel 1364. I suoi resti si trovano in prossimità della chiesa dedicata ai santi Giacomo e Anna, costruita all’interno dell’area castellana, su un pianoro che, sul lato settentrionale, si affaccia su un dirupo sovrastante il torrente Biacis, affluente del Natisone. Del fortilizio, nella parte nord-ovest dell’area, si conserva ancora una torre, per un’altezza residua di una decina di metri, che attualmente è in fase di restauro.

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