Mercoledì 20 febbraio alle 17 nella sede della Fondazione Carigo in via Carducci

“Sconfinamenti”, Italia e Slovenia tra storia e letteratura

Ciclo di incontri con l’autore organizzati dal Centro sulla pace “Irene” dell’Università di Udine

 “Sconfinamenti. Tra storia e letteratura – Tra Italia e Slovenia” è il tema degli incontri con l’autore che il Centro Interdipartimentale di ricerca sulla pace “Irene” dell’Università di Udine organizza in collaborazione con il Centro Polifunzionale di Gorizia, la facoltà di Lingue e letterature straniere, il Laboratorio per la ricerca e la didattica della storia e con il patrocinio dell’Accademia Europeista del Friuli Venezia Giulia, Consolato di Slovenia di Trieste, Fondazione Carigo e Provincia di Gorizia con l’obiettivo di presentare i recenti lavori di qualificati studiosi specialisti delle relazioni storiche e culturali tra Italia e Slovenia. Dopo il primo appuntamento dedicato a due testi di Marta Verginella, il secondo incontro si terrà mercoledì  20 febbraio alle 17 nella sala convegni della Fondazione Carigo in via Carducci 2: Stefano Lusa presenterà il libro “La dissoluzione del potere. Il partito comunista sloveno ed il processo di democratizzazione della repubblica” (Kappa Vu, Udine 2007). Tutti gli incontri, coordinati dal giornalista Gianpaolo Carbonetto del Messaggero Veneto e introdotti da Fulvio Salimbeni, docente di Storia contemporanea all’Università di Udine, avranno luogo sempre di mercoledì alle 17 con la partecipazione degli autori.

In particolare il 27 febbraio nella sede della Fondazione Carigo interverrà Tatjana Rojc (“Le lettere slovene dalle origini all’età contemporanea”, Goriska Mohorjeva Druzba, Gorizia 2005) e il 5 marzo Miran Kosuta (“Slovenica. Peripli letterari italo-sloveni”, Diabasis, Reggio Emilia 2005). L’ultimo appuntamento si terrà invece il 12 marzo a Palazzo Attems Petzenstein in piazza De Amicis 2 con Claudio Cressati, Vesna Cunja Rossi, Branko Marusic, Luigi Reitani, sul tema “Sconfinare per dialogare, dialogare per sconfinare: il vicino come amico dall’utopia alla realtà”.

«L’Università di Udine – spiega il direttore del Centro “Irene” Luigi Reitani -, fedele alla propria vocazione internazionale ed europeista e da sempre impegnata nel dialogo transfrontaliero, dopo la caduta ufficiale del confine tra Italia e Slovenia ha ritenuto opportuno organizzare questo ciclo di incontri nel 2008, anno del dialogo interculturale, e proprio a Gorizia, città che ne ospita una sede distaccata ed è segnata in profondità dalle tragiche eredità del secondo conflitto mondiale. L’obiettivo è fornire un serio contributo scientifico sia agli studenti sia alla cittadinanza, con la speranza che a questa prima, sperimentale iniziativa possano seguirne altre, pure oltre confine, così da favorire sempre più la reciproca conoscenza, unico serio fondamento per lo sviluppo e il consolidamento della coscienza d’appartenere a una comune civiltà europea».

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