Il 21 e 23 ottobre alle 15 nel Centro Polifunzionale di via Prasecco

Le nuove esperienze di Media education nella scuola del Triveneto

Ciclo di seminari su video e didattica organizzati dal dipartimento di Economia, società e territorio

Le nuove esperienze di media education e l’utilizzo del video nella scuola e nelle pratiche sociali sono i temi sui quali si incentrano i seminari “Media education: il video nella scuola. Esperienze di educazione con/al video” che si terranno martedì 21 e giovedì 23 ottobre dalle 15 alle 18 nel Centro Polifunzionale di Pordenone in via Prasecco 3/a. Gli incontri, organizzati dal dipartimento di Economia, società e territorio dell’università di Udine, tracceranno un quadro delle esperienze più recenti di media education del Triveneto che possano essere di esempio e stimolo per gli operatori dell’audiovisivo e del mondo della formazione.
 
Il primo incontro si terrà martedì 21 ottobre e prevede gli interventi di Marco Grollo, responsabile del settore scuola e formazione dell’Associazione Megachip (Il video nella media education), i supervisori tirocinio della facoltà di Scienze della formazione dell’Ateneo di Udine Germana Snaidero (Un laboratorio di cinema nella scuola primaria) e Adriana Odorico (La video-documentazione nella didattica), Benedetto Parisi del Centro Espressioni Cinematografiche di Udine (Cinema e scuola: esperienze tra sorpresa e creazione).
 
Nell’incontro di giovedì 23 ottobre sono previsti gli interventi di Paolo Parmeggiani dell’Università di Udine (Quali competenze nella media education?), Manuela Morana di Cinemazero di Pordenone (Un laboratorio di analisi del telegiornale nelle scuole medie), Luisa Contin dell’Itc Einaudi di Palmanova (Un’esperienza video nel rapporto scuola secondaria superiore–territorio) e Giuseppe Losacco dell’Università di Bologna (Video stream per l’istruzione universitaria).
 
Come spiega Paolo Parmeggiani, docente di Teoria e tecnica dei linguaggi audiovisivi nel polo pordenonese e curatore dell’iniziativa, «il termine media education si riferisce sia all’educazione con i media, considerati come strumenti da utilizzare nei processi formativi, sia all’educazione ai media, in relazione alla comprensione critica dei media, intesi come linguaggio, risorsa ed espressione culturale. Da YouTube alla pubblicità invasiva della televisione, l’influsso dei nuovi personal media e dei mass-media tradizionali sembra porre una sfida sempre più difficile all’educazione. In realtà le iniziative tese a controbilanciare un uso acritico e passivo dei media sono spesso isolate e i loro mezzi limitati, ma in alcuni casi le sperimentazioni sono di buona qualità e necessiterebbero solo di maggiore visibilità».

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