Presentazione del progetto lunedì 10 novembre
a Palazzo Caiselli a Udine

Biblioteca digitale del Friuli: sul web la cultura friulana di Sette e Ottocento

On line in versione integrale opere a stampa,
manoscritti, edizioni antiche e documenti cartografici

Un sito internet chiamato “Biblioteca digitale del Friuli” grazie al quale sarà possibile consultare una raccolta di testi in formato digitale di argomento letterario, scientifico, storico e antiquario che hanno caratterizzato il panorama culturale friulano del Sette e Ottocento. È il progetto al quale sta lavorando un gruppo di ricerca interdisciplinare del dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali dell’Università di Udine. La piattaforma web sarà operativa in pochi mesi e metterà a disposizione di tutti gli interessati, studiosi e non, un vasto repertorio di opere a stampa, manoscritti, testi ed edizioni antiche e documenti cartografici della cultura friulana sette-ottocentesca. Il progetto sarà presentato lunedì 10 novembre, alle 9.30, nel salone del Tiepolo di Palazzo Caiselli in vicolo Florio 2 a Udine nel corso della giornata di studio intitolata “Antico e moderno. Erudizione e circolazione dei saperi in Friuli tra Sette e Ottocento”.
 
Il gruppo di lavoro è formato da storici dell’arte, storici dell’età moderna e archeologi coordinato da Laura Casella, professore di Storia moderna alla facoltà di Lettere e filosofia dell’ateneo udinese. Ne fanno parte docenti, ricercatori e dottorandi. Il progetto è finanziato dal Centro interdipartimentale di ricerca sulla cultura e la lingua del Friuli (Cirf) dell’Università di Udine grazie ai fondi messi a disposizione dalla legge regionale 15/96. «Seguendo gli esempi più all’avanguardia di istituzioni culturali e biblioteche straniere e italiane – spiega Casella – la Biblioteca digitale del Friuli rappresenterà una oggettiva e immediata valorizzazione di questo patrimonio documentario e testuale e renderà possibile al lettore/visitatore locale o internazionale lo studio della tradizione culturale friulana».
 
I testi digitalizzati riguarderanno la storia e l’immagine di Aquileia, la cultura religiosa nel secolo della soppressione del Patriarcato di Aquileia e il dibattito dottrinario e teologico che comportò a partire dall’esperienza culturale di ambiente gesuitico. E ancora, la ricezione delle idee illuministiche e scientifiche e l’apertura di molti protagonisti della scena culturale locale nei confronti dello scambio erudito con i paesi d’oltralpe; la fisionomia dei milieux intellettuali e sociali, dei luoghi informali e delle istituzioni che permettevano l’incontro di soggetti eruditi. Infine, lo scambio di idee e la condivisione di progetti culturali e politici riferiti a Udine, ma anche a contesti comunitari quali la Carnia e il Gemonese. Il sito sarà suddiviso in tre macrosezioni: “Erudizione e circolazione dei saperi in Friuli nel XVIII e XIX secolo” (coordinatore Laura Casella), “Biblioteca antiquaria del Friuli” (coordinatori Ludovico Rebaudo e Stefano Magnani) e “Venezia e il Friuli nell’Ottocento: i diari di Emmanuele Antonio Cicogna” (coordinatore Linda Borean).
 
Il programma della Giornata di studi.
Nella prima sessione dei lavori, docenti, ricercatori e dottorandi dell’Università di Udine faranno il punto sul progetto. Laura Casella e Ludovico Rebaudo tracceranno un primo bilancio della “Biblioteca digitale del Friuli”; Alex Cittadella, Silvia Incardina e Albina de Martin Pinter descriveranno le operazioni di acquisizione, elaborazione e messa on line in formato digitale del materiale librario; Marco Mozzo e Martina Visentin illustreranno le caratteristiche e le funzioni della piattaforma di archiviazione; Davide Faoro presenterà il portale web della “Biblioteca digitale del Friuli”. Infine, Linda Borean si soffermerà sulla figura di “Emmanuele Antonio Cicogna tra Venezia e il Friuli”.
 
Nella seconda parte si discuterà di “Milieux intellettuali e relazioni erudite”. Interverranno Elena Brambilla, dell’Università Statale di Milano, “Sociabilità ed educazione tra Sette e Ottocento. Un confronto tra Francia e Italia”; Antonio Trampus, dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, “Un confine mobile: sociabilità e cultura nell’Alto Adriatico tra Sette e Ottocento”; Cristina Moro, dell’Università di Pisa, “Biblioteche scomparse, edizioni ritrovate. Annotazioni sul mercato del libro in Friuli tra Settecento e Ottocento”.
 
Alle 15 inizierà la terza e ultima sessione della giornata di studi dedicata a “Erudizione antiquaria e cultura locale”. Sono previste le relazioni di Carlo Franco, dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, “Antiquaria e cultura locale: prospettive di ricerca”; Stefano Magnani, dell’Università di Udine, “Divagazioni fluviali. L’Isonzo, il Timavo e la ricostruzione del paesaggio antico tra Settecento e Ottocento”; Maurizio Buora, dei Civici Musei di Udine, “Tra Tagliamento e Livenza: due studiosi friulani dell’Ottocento, Antonio Zambaldi e Paolo Giunio Zuccheri”; Francesco Tamburlini, della Biblioteca civica ‘Vincenzo Joppi’ di Udine, “I fondi antiquari della Biblioteca Civica Joppi”.

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