Linee guida 2009-2011 illustrate nella seduta di oggi

Senato Accademico: presentato il piano per la ricerca dell'università di Udine

Obiettivo: razionalizzazione della progettualità della ricerca d’Ateneo e aumento del suo livello qualitativo

Entro il 2010 innalzare del 20% all’anno l’ammontare dei finanziamenti esterni destinati alla ricerca, passando così dall’attuale media di 13,5 a 19 milioni di euro all’anno. Parallelamente, aumentare del 20% le pubblicazioni e i brevetti. È l’obiettivo del piano per la ricerca illustrato e approvato oggi dagli organi di governo d’Ateneo. Esso passa, in particolare, attraverso tre azioni già avviate nel 2008: l’avvio di procedure di valutazione della ricerca, attraverso la definizione di indicatori differenziati per area, e la ridefinizione dei meccanismi di allocazione delle risorse secondo criteri trasparenti di qualità e di merito; l’incentivazione della produttività scientifica attraverso l’ottimizzazione delle competenze e la razionalizzazione organizzativa dei dipartimenti; la messa in atto di politiche volte a favorire l’inserimento e la valorizzazione dell’attività di giovani ricercatori, attraverso la creazione della figura del ricercatore a tempo determinato.
 
Le “Linee guida della ricerca 2009-2011” intendono «rafforzare - precisa il rettore, Cristiana Compagno – la competitività del sistema ricerca del nostro Ateneo in campo nazionale ed internazionale». Esse seguono, in particolare, quattro direttrici: aumento delle risorse finanziarie e incentivi alla ricerca di qualità; potenziamento delle competenze ausiliarie e delle infrastrutture di supporto; centralità dei dipartimenti; sostegno ai giovani ricercatori. Oltre alle azioni già avviate nel 2008, «si lavorerà – annuncia il delegato alla ricerca, Michele Morgante – all’istituzione delle Scuole di dottorato, per creare massa critica e rafforzare il terzo livello della didattica, all’incentivazione della ricerca di qualità, attraverso meccanismi di premio per accesso a finanziamenti esterni competitivi, e al ripristino dei fondi di aggiornamento/ricerca dipartimentale per ogni docente, con possibili meccanismi compensativi per aree che hanno difficoltà di accesso ai fondi per la ricerca, sempre mantenendo il criterio di premiare merito e qualità».
 
L’Ateneo di Udine, dunque, ha messo i ferri in acqua per raggiungere, nei prossimi anni, una precisa vocazione: «diventare – afferma il rettore – una “università di specialità”, dove le eccellenze dovranno emergere dalla pluralità delle aree disciplinari che compongono l’Ateneo». Sulla base del programma del rettore, le “Linee guida di ricerca” sono state elaborate dal delegato del rettore alla ricerca, Michele Morgante, con la Conferenza dei dipartimenti e la Commissione ricerca, e introducono misure «che sono – afferma Morgante – la sintesi dei più efficaci strumenti e criteri di valutazione adottati nel panorama nazionale e internazionale».

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