18 Marzo 2009
Incontro con il presidente della Fondazione Crup
Scuola Superiore dell’Ateneo, gli studenti a colloquio con D’Agostini
Il Rettore: «Scuola di vita e di eccellenza fondata sulla meritocrazia»
«Siamo fieri di aver sostenuto sin dalla nascita la Scuola Superiore dell’università di Udine perché l’attività che portate avanti va a vantaggio della nostra società. Con questo spirito il nostro sostegno continuerà, come abbiamo fatto e facciamo per altre iniziative dell’Ateneo». Parole del presidente della Fondazione Crup, Lionello D’Agostini, che ha incontrato gli studenti della Scuola, l’istituto d’eccellenza che si affianca ai corsi universitari diretti al conseguimento della laurea magistrale, nella visita organizzata nell’attuale sede della “Normale friulana” presso l’Istituto Renati, in via Tomadini a Udine. «Se vogliamo crescere come sistema Italia e sistema Regione – ha detto D’Agostini - dobbiamo coltivare le eccellenze culturali e i giovani meritevoli che, mi auguro, una volta formati, rimangano in Italia perché il nostro Paese ha bisogno di crescere a livello qualitativo per potersi sviluppare».
«La Scuola Superiore - ha detto il rettore, Cristiana Compagno - è una scuola di vita e di eccellenza. Qui si realizza un vero ed equo sistema di ascesa sociale: tutti i ragazzi che vi accedono possono usufruire di una formazione di altissimo livello a costo zero». Gli studenti, infatti, sono esonerati dal pagamento delle tasse universitarie, a esclusione della tassa minima ministeriale e della tassa regionale per il diritto allo studio, e ottengono una borsa di studio per le spese di vitto e alloggio presso la struttura della Scuola. «Viene in questo modo garantito – ha detto Compagno - un progresso nell’equità e nell’uguaglianza: la possibilità di crescere sta alle capacità dei ragazzi e si attua tramite la meritocrazia».
Frequentare la Scuola Superiore «rappresenta – ha affermato D’Agostini – un’occasione e un’esperienza che prepara ad essere uomini e donne di domani capaci di affrontare, nell’ambito della globalizzazione, un futuro complesso. I sacrifici dello studio possono pesare, ma ritengo che chi li affronta da giovane impari a vivere in maniera forte e determinata le difficoltà future del mondo del lavoro, in qualsiasi parte del mondo si operi».
«Nella nostra Scuola di Udine - ha sottolineato il direttore, Livio Clemente Piccinini - abbiamo voluto che coesistessero tutte le facoltà, superando la separazione teoretico-applicativa delle due scuole pisane, la Normale e Sant’Anna. Qui viene riprodotto un mondo molto complesso sia per la diversità di discipline che i nostri ragazzi devono affrontare, sia per le singole personalità che portano il loro contributo alla vita sociale della Scuola. L’eccellenza nasce grazie alla buona organizzazione, al contributo originale dei docenti, ma soprattutto all’impegno dei nostri allievi».