Ricerca degli esperti del dipartimento di Scienze animali

Sicurezza alimentare, nuova tecnica per verificare l'identità del pesce in vendita

Specie ittiche regionali caratterizzate con il codice a barre genetico
Orata, pagello, sogliola e triglia autenticate nei confronti del pangasio

Dall’Università di Udine nuove prospettive nel campo della sicurezza alimentare e contro le frodi ai danni del consumatore. Consentirà di verificare l’identità della specie ittica alla quale appartiene il pesce posto in vendita in Friuli Venezia Giulia la ricerca compiuta da un gruppo di esperti del dipartimento di Scienze animali dell’Ateneo udinese. I ricercatori friulani hanno identificato e caratterizzato le principali specie ittiche commercializzate in regione mediante la tecnica biomolecolare del codice a barre genetico. Questo metodo utilizza il sequenziamento di una parte conservata del genoma nelle diverse specie animali esaminate. Grazie a questa tecnica, sono state autenticate alcune specie quali l’orata, il pagello, la sogliola e la triglia nei confronti del pangasio, una specie importata dal Vietnam e oggetto di alcune frodi alimentari. « In questo pesce – sottolinea il coordinatore della ricerca, Edo D’Agaro – il livello di arsenico, metallo pesante estremamente tossico è, in genere, presente in concentrazioni molto elevate. Infatti il pangasio vive solitamente nel bacino del Mekong, uno dei fiumi più inquinati al mondo».  
 
Obiettivo finale della ricerca è l’applicazione del concetto di tracciabilitàmolecolare degli alimenti di origine animalelungo tutta la filiera produttiva. «L’identificazione e la caratterizzazionedi specie animali mediante la tracciabilitàmolecolare – spiega D’Agaro – può diventare uno strumentoindispensabile per smascherareeventuali frodi aidanni del consumatore, attuare controlli in grado di innalzare i livelli di qualità igienico-sanitaria e merceologica dei prodotti destinati al consumo umano e certificare l’autenticità dei prodotti di origine controllata». Il lavoro dei ricercatori udinesi verrà presentato al congresso europeo sulla tracciabilità in acquacoltura che si terrà ad agosto in Norvegia.  
 
Il gruppo di ricerca sulle questioni della sicurezza alimentare del dipartimento di Scienze animali è coordinato da Edo D’Agaro e costituito da ricercatori e laureandi fra i quali Marco Cimolino, Antonella Stravisi e Amanda Zof. Il team conduce ricerche sui nuovi metodi di autenticazione degli alimenti di origine animale e di miglioramento degli standard qualitativiproposti dalla normativaeuropea sulla sicurezzaalimentare. Collabora, fra gli altri, con l’Associazione piscicoltori italiani, il Consorzio ittico del Golfo di Trieste e con i principali enti regionali e punta a diventare un centro di riferimento per aziende sanitarie, camere di commercio, tribunali e reti distributive.

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