Delibera votata all’unanimità
dal Senato accademico

Potenziamento e qualità della ricerca, approvate le Linee guida 2009-2011

Compagno: «Obiettivo strategico per riattivare
un circolo virtuoso in termini di sviluppo
e attrazione di risorse finanziarie e umane»

Il Senato accademico dell’Università di Udine ha approvato all’unanimità, nella seduta di mercoledì 10 giugno 2009, le “Linee guida dell’ateneo per la ricerca 2009-2011”. Tre gli obiettivi finali previsti e dieci le azioni individuate per raggiungerli. Gli obiettivi sono quelli di rafforzare la competitività del sistema ricerca dell’ateneo in campo nazionale e internazionale; aumentare le produttività, la qualità e l’impatto della ricerca giudicandoli in base a parametri quali brevetti, finanziamenti esterni, grado di internazionalizzazione e pubblicazioni; distribuire le risorse disponibili secondo criteri di merito e qualità per massimizzare l’efficienza degli investimenti. 

«Il potenziamento della ricerca – sottolinea il rettore Cristiana Compagno – è uno dei principali obiettivi strategici dell’ateneo da raggiungere attraverso una politica chiara e condivisa anche al fine di riattivare un circolo virtuoso in termini di sviluppo e attrazione di risorse finanziarie e umane. Una ricerca di qualità è infatti condizione costitutiva per una formazione superiore di qualità, fattore di attrazione per gli studenti, elemento necessario affinché l’Ateneo di Udine venga qualificato come università di eccellenza, strumento indispensabile per promuovere sviluppo, innovazione e competitività».

Queste nel dettaglio le dieci azioni previste dalle Linee guida. Saranno avviate procedure di monitoraggio, autovalutazione e valutazione trasparente della ricerca attraverso indicatori di produttività, qualità e impatto della ricerca e conseguente ridefinizione dei meccanismi di allocazione delle risorse secondo criteri trasparenti di qualità e di merito. La produttività scientifica sarà incentivata attraverso l’ottimizzazione delle competenze e la razionalizzazione organizzativa dei dipartimenti secondo criteri di omogeneità e complementarietà. Previsto anche il potenziamento delle competenze ausiliarie, delle infrastrutture e dei servizi per migliorare l’efficienza nella ricerca, la produttività del personale docente e ricercatore e per salvaguardare l’impegno dei docenti e dei ricercatori nelle attività di ricerca e didattica. 

La ricerca di qualità sarà incentivata attraverso meccanismi di premio per coloro che si impegnano nella ricerca di finanziamenti esterni competitivi e ottimizzando l’impegno in didattica e ricerca dei docenti e dei ricercatori. Le Linee guida prevedono anche il ripristino dei fondi di aggiornamento e ricerca dipartimentale con possibili meccanismi compensativi nei casi di difficoltà di accesso ai fondi per la ricerca, sempre mantenendo il criterio di premiare merito e qualità.

Inoltre, saranno attuate politiche volte a sostenere e valorizzare l’attività dei giovani ricercatori e verranno istituite le Scuole di dottorato per rafforzare il terzo livello dell’istruzione superiore. Prevista poi l’istituzione della figura del ricercatore a contratto per meglio rispondere alle esigenze di potenziamento del ruolo della ricerca e permettere un più rapido inserimento dei giovani nella ricerca. Oltre a ciò sarà istituito un riconoscimento annuale per le migliori pubblicazioni dei giovani ricercatori. 

Per quanto riguarda il rapporto con il territorio e il trasferimento tecnologico al sistema economico e produttivo saranno rafforzati i rapporti università-impresa per dar vita a ricerche congiunte. Il Senato accademico ha infine stabilito che le Linee guida saranno monitorate e aggiornate annualmente in modo da poter verificare i risultati raggiunti.

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