Studiosi a confronto da Udine, Pordenone, Roma, Regno Unito e Cina


Attività accademica virtuale: l'Ateneo di Udine approda su Second Life

Primo seminario internazionale in 3D in collaborazione con il Politecnico di Hong Kong

L’università di Udine entra nel mondo di Second Life per offrire agli studenti nuove modalità creative di apprendimento e ai docenti percorsi innovativi di scambio e confronto nel campo della ricerca. L’occasione è venuta dal primo seminario internazionale virtuale organizzato su Second Life dal corso di laurea in Scienze e tecnologie multimediali dell’ateneo, in collaborazione con il Politecnico di Hong Kong, durante il quale studiosi collegati via computer da Pordenone, Udine, Roma, Regno Unito e Cina si sono incontrati per presentare e condividere i risultati delle loro ricerche sul tema delle “comunità virtuali”. L’utilizzo di Second Life a scopo educativo «è un modo – spiega la presidente del corso di laurea in Scienze e tecnologie multimediali a Pordenone, Leopoldina Fortunati – di sviluppare innovazione nell’attività accademica, consentendo a docenti e studenti da tutto il mondo di avere uno spazio comune di incontro per discutere, scambiare materiali didattici esperimentare strumenti nuovi per l’apprendimento».
 
Il contesto di immersività interattiva offerto da Second Life permette di dialogare virtualmente e condividere risultati di ricerca in tempo reale. Utilizzando l’ambiente tridimensionale di Second Life per incontri e conferenze «si possono risolvere agevolmente – aggiunge Fortunati – gli inconvenienti tecnici riscontrati in altre modalità di comunicazione a distanza, come ad esempio le videoconferenze». La collaborazione avviata dall’ateneo di Udine con il Politecnico di Hong Kong è una grande occasione per proseguire lo sviluppo di attività in questo nuovo ambito. Infatti, «il Politecnico di Hong Kong – conclude Fortunati -, sta percorrendo con successo questa strada ed ha realizzato la più bella piattaforma di Second Life dell’Asia, vero e proprio centro congressi virtuale».
 
Nel corso del seminario virtuale il gruppo di lavoro «è stato “teletrasportato” – spiega Maria Bortoluzzi, ricercatrice della facoltà di Scienze della formazione e organizzatrice dell’iniziativa, insieme a Piergiorgio Trevisan della facoltà di Lingue e letterature straniere - nelle isole di Second Life che il Politecnico di Hong Kong ha costruito per la didattica e la ricerca, messe a disposizione dei partecipanti». Il corso triennale in Scienze e tecnologie multimediali, per il quale sono aperte le iscrizioni fino al 31 dicembre 2009, «ha iniziato a esplorare l’ambiente di Second Life – ricorda Bortoluzzi - per poter offrire agli studenti modalità di apprendimento esperienziali e creative». Gli atti del seminario internazionale virtuale saranno pubblicati e verrà organizzato un numero speciale di una rivista internazionale. Il seminario è stato organizzato sotto l’egida dell’Azione Europea Cost 298-Participation in the Broadband Society con la collaborazione di David Herold dell’Hong Kong Polytechnic University.

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