Ecco i risultati del Monitoraggio 2009 del Gruppo di lavoro della Facoltà di Lingue dell’Ateneo friulano

Siti Web sociali, "Amnesty International" migliore della classe seguito da "Unicef"

Dall’indagine, promossi e bocciati delle maggiori associazioni di volontariato del nostro Paese

«Con qualche rammarico, la quinta edizione del monitoraggio relativo ai siti web sociali rileva pochi passi avanti». Lo afferma il Francesco Pira, coordinatore della ricerca del gruppo di lavoro degli studenti della laurea magistrale in Comunicazione integrata per le organizzazioni e le imprese dell’università di Udine (sede Gorizia) che ha realizzato il rapporto per l’anno 2009 nell’ambito del corso di comunicazione delle organizzazioni complesse, di cui Pira è docente. Il monitoraggio «quest’anno – spiega Pira - ha raccolto pochi e lievi incrementi per quanto concerne la fruibilità dei siti sociali. Analizzando questi ultimi, infatti, si nota la preminenza delle stesse associazioni non profit nel curare e incrementare un mezzo di così grande importanza: il web».

Il monitoraggio come ogni anno ha comparato 20 siti sociali; gli aspetti analizzati sono: grafica, usabilità, contenuti, comunicazione interattiva, giudizio globale ed accessibilità. «Per quanto concerne quest’ultima – dice Pira -, con amarezza non è stato rilevato alcun miglioramento; la situazione rispetto all’anno precedente risulta inalterata, molti sono infatti i siti non ancora accessibili».

«Amnesty – continua Pira - si riconferma il migliore della classe; mantenendo la tendenza del precedente monitoraggio, infatti, migliora ulteriormente la comunicazione interattiva. L’utente ha la possibilità di personalizzare il suo percorso di navigazione senza perdersi». Segue Unicef, che si qualifica come primo in termini di incremento generale nel corso dell’ultimo anno; l’utilizzo dei social networks è la novità. «Tra i meno reattivi – afferma Pira -, Caritas e Ant per la Pubblica Assistenza, Fidas per la Donazione del sangue, non si rileva alcun cambiamento dall’anno precedente in nessuno degli aspetti monitorati». Per quanto concerne l’ambito dei diritti umani, «Nessuno tocchi Caino – ricorda Pira -, mantenendo lo standard del 2008, si riconferma ben accessibile e chiaro nei contenuti, supportato da una grafica appropriata. Emergency mantiene un giudizio più che buono, incrementando la facilità di fruizione dei contenuti e la comunicazione interattiva (servizi di newsletter, video, radio comunicati, donazioni on-line)».

«Il migliore dei siti sociali a tutela dell’ambiente – sottolinea ancora Pira - è sicuramente quello del Wwf, il suo giudizio cresce ed ottiene il massimo del punteggio grazie alla sintesi del linguaggio ed all’organizzazione circolare dei contenuti che ruotano attorno ai due temi principali “cosa facciamo noi” e “cosa puoi fare tu”. Segue Greenpeace con un giudizio senz’altro positivo; continua però a pesare la non accessibilità. Anche Legambiente si difende bene, continua però a mancare la comunicazione interattiva offerta dal web 2.0. Giudizio globale positivo anche per Fareverde; potrebbe migliorare ulteriormente attraverso l’utilizzo di chat, forum, blog». Il giudizio globale rimane invariato anche per la Lega Antivivisezione (Lav), la comunicazione interattiva risulta del tutto migliorabile, non è ancora presente la versione in inglese.

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