13 Maggio 2010
Venerdì 14 maggio alle 15 nel salone del Castello a Udine
Esperti a confronto sulla riforma del processo amministrativo
Terzo incontro del ciclo “Il diritto amministrativo che cambia”, organizzato da Regione FVG e Ateneo di Udine
Come cambierà il sistema della giustizia amministrativa con l’entrata in vigore del Codice di procedura amministrativa e la riforma del processo amministrativo? Avvocati del foro, magistrati e studiosi della materia sono chiamati a confrontarsi con le innovazioni introdotte dalla bozza del nuovo Codice nell’ambito del terzo incontro del ciclo “Il diritto amministrativo che cambia. Per fare il punto su…”, serie di dodici appuntamenti organizzati dalla Regione Fvg con la collaborazione scientifica dell’università di Udine e il patrocinio del comune di Udine. La conferenza, aperta a tutti gli interessati, si terrà venerdì 14 maggio alle 15 nel Salone del Castello di Udine.
All’incontro, intitolato “Tra patrimonio e processo. L’eredità scientifica di un nobile Maestro, a cent’anni dalla nascita e quaranta dalla morte di Enrico Guicciardi” sono previsti gli interventi di Leopoldo Mazzarolli, professore emerito di Diritto amministrativo all’Università di Padova, Giuseppe Caia, docente di Diritto amministrativo all’Università di Bologna, Giandomenico Falcon docente di Diritto amministrativo all’Università di Trento, Giovanni Sala docente di diritto amministrativo all’Università di Verona, Salvatore Cacace e Gaetano Trotta, rispettivamente consigliere e presidente della IV Sezione del Consiglio di Stato.
La conferenza «affronterà molteplici temi – sottolinea Marcello Maria Fracanzani della segreteria scientifica dell’iniziativa, ordinario in Diritto amministrativo all’ateneo di Udine -, dal risarcimento del “danno da provvedimento” che traduce il concetto di giustizia nell’amministrazione e veicola la dibattuta ed irrisolta questione della cosiddetta pregiudiziale amministrativa ai nuovi riti speciali, uno fra tutti, l’ottemperanza “di chiarimento” ai rapporti tra giurisdizione amministrativa e le altre giurisdizioni».