E' nato "Il Pane Friulano"

Tipicità, qualità e controllo dalla terra alla tavola sono le caratteristiche del nuovo alimento, prodotto dalla prima filiera frumento-pane del Fvg

È un pane “made in Friuli Venezia Giulia” di elevata qualità, realizzato con prodotti certificati dalla produzione alla commercializzazione. Si tratta de “Il Pane Friulano” prodotto dalla filiera interprofessionale frumento-pane che si è costituita con il coordinamento di Legacoop Fvg nell’ottica di creare valore aggiunto per il comparto agro-alimentare della regione. La Centrale cooperativa ha dunque organizzato e coordinato un gruppo di lavoro costituito dai diversi attori della filiera: il Consorzio Agrario Fvg per quanto concerne la produzione e la conservazione del frumento, i Grandi Molini Italiani per la macinazione, le Cooperative Agricole di Castions di Zoppola per la panificazione e Coop Consumatori Nord Est per la distribuzione del nuovo prodotto, oltre che l’Università degli Studi di Udine nel ruolo di partner scientifico.
 
Da questo progetto è nato “Il Pane Friulano” che, dopo aver superato il market test, viene già prodotto e commercializzato in diversi punti vendita di Coop Consumatori Nordest e, prossimamente, sarà presente in tutta la rete distributiva del Friuli Venezia Giulia della stessa cooperativa. Realizzato con il frumento selezionato nei 2.500 ettari di terreno coltivato, con lieviti studiati ad hoc e con particolari procedimenti di impasto, il prodotto ha un formato di grandi dimensioni per poter essere tagliato a fette e una durata di circa due giorni. Attualmente la produzione raggiunge i 6.000 kg al mese, che saranno portati a 8.000 entro la fine dell’anno con l’obiettivo di toccare quota 10.000 kg nel 2011 aumentando progressivamente anche il numero dei punti vendita che lo commercializzeranno. Per la costituzione della filiera e la produzione de “Il Pane Friulano” sono state utilizzate unicamente le risorse proprie di ciascun partecipante al progetto. Gli investimenti in assistenza tecnica, ricerca di nuovi lieviti, formazione, valorizzazione e promozione del prodotto ammontano a circa 40.000,00 euro, a questi si aggiungono 300.000,00 euro già impiegati per l’ammodernamento degli impianti di lavorazione e cottura del pane mentre ulteriori 1.500.000,00 euro saranno investiti per nuovi impianti di stoccaggio “di qualità” del frumento e strumentazioni di laboratorio per l’analisi delle farine.
 
“Nella nostra regione – afferma Gaetano Zanutti, responsabile di Legacoop Fvg per le filiere agroalimentari – non esisteva un pane tipico, di alta qualità ma, soprattutto, controllato scrupolosamente in tutti i passaggi. Abbiamo dunque deciso di coinvolgere i diversi protagonisti della filiera per dare vita a “Il Pane Friulano”, un prodotto che è il simbolo della tavola, della condivisione, della genuinità. L’interesse e la disponibilità a collaborare dei diversi partner hanno dunque permesso di creare un gruppo di lavoro efficiente e avviare il progetto che punta anche a migliorare il reddito degli operatori in una situazione economica generale non certo positiva”.
 
Il primo step della filiera interessa la fornitura del frumento certificato e l’analisi e la selezione del prodotto da parte del Consorzio Agrario Fvg. “Da tempo abbiamo stipulato degli accordi con gli agricoltori – illustra il direttore del Consorzio, Giorgio Dal Cero - affinché le produzioni siano di qualità elevata e questa filiera porta a compimento tale progetto. Attraverso la filiera contiamo inoltre di dare all’agricoltore una sicurezza sul prezzo del frumento attraverso un equo riparto della catena del valore della filiera”.
 
L’acquisizione e la lavorazione del frumento per “Il Pane Friulano”, realizzate separatamente rispetto agli altri tipi di pane, l’esecuzione di analisi specifiche per le parti di prodotto dedicato, la certificazione delle farine e del metodo di produzione viene effettuata da Grandi Molini Italiani mentre le Cooperative Agricole di Castions di Zoppola si occupano di produrre il pane con le farine dedicate e di panificare utilizzando il lievito naturale creato ad hoc.
 
L’ultimo anello della filiera è Coop Consumatori Nordest che, oltre a commercializzare il prodotto, provvede alla promozione dello stesso e allo studio di eventuali nuovi formati anche con l’obiettivo di produrre il pane, nei punti vendita attrezzati, con le stesse modalità e materie prime utilizzate dalla filiera. “Il ruolo della distribuzione – commenta Roberto Sgavetta, Vicepresidente di Coop Consumatori Nordest - è fondamentale: permette l’incontro fra prodotto e consumatori. Coop svolge questa funzione unendo alla sua dimensione nazionale la sua realtà di Cooperativa radicata in Fvg. E’ necessario attivare tute le energie del territorio, ma con l’obiettivo di ampliare la platea dei potenziali consumatori. Il futuro de “Il Pane Friulano” sarà radioso se saprà superare i confini del consumo locale”.
 
A coordinare la certificazione della filiera è l’Università di Udine, che ha partecipato all’iniziativa realizzando un “disciplinare di produzione”, che codifica tutte le fasi della filiera garantendo al consumatore il controllo dell’origine delle produzioni del frumento, la garanzia degli aspetti relativi alla rintracciabilità, l’adozione dei requisiti igienico-sanitari con particolare riguardo all’assenza di residui e il rispetto dell’ambiente. L’ateneo si occuperà inoltre della formazione del personale addetto alla produzione e alle vendite, dell’elaborazione di nuovi programmi di promozione ma, soprattutto, dello studio di nuovi lieviti di qualità. "Nel dna del nostro ateneo – chiarisce il rettore Cristiana Compagno - vi è da sempre iscritta la mission del trasferimento della conoscenza al servizio del territorio. E' una grande soddisfazione constatare come l'università di Udine, anche in questo grande progetto che vede coinvolte alcune tra le maggiori e più prestigiose realtà del settore, abbia saputo porsi come partner fondamentale, in tutte le fasi, dallo studio dei componenti alimentari, dalla formazione del personale, alla promozione del prodotto. Ancora una volta, dunque, l'ateneo friulano ha voluto cogliere le istanze del territorio accompagnando in tutte le sue fasi questa nuova sfida volta a valorizzare il settore agro-alimentare della nostra regione".

FONTE: STUDIO PIRONIO CONSULENTI IN COMUNICAZIONE - UFFICIO STAMPA LEGACOOP FVG

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